"Sab" <maril144_at_yahoo.it> ha scritto:
>[CUT]
>onda elettromagnetica andrebbe indicato (oltre alla frequenza) campo
>elettrico e campo magnetico.
>
>E' corretto il ragionamento?
Certo.
Ma vediamo di chiarire alcune cose.
Campi elettrici e magnetici sono legati dalle eq. di Maxwell, e fin qui
tutti d'accordo.
Esse valgono ovunque, ma facendo qualche conto si puo' vedere che per il
campo "vicino" (tipicamente per "vicino" si intende per distanze dalla
sorgente prossime o minori alla lunghezza d'onda, anche se possono
esserci eccezioni dovute alla grandezza della sorgente stessa) la
relazione vettoriale tra campo elettrico e magnetico assume un aspetto
molto complesso tale per cui la misurazione di uno dei due campi NON
permette la determinazione diretta dell'altro campo.
Tanto per fare un esempio, questo e' il caso delle onde elm. a bassa
frequenza generate dalla tensione di rete a 50Hz.
In questi casi la lunghezza d'onda e' prossima ai 6000 km, e si capisce
bene come, in ogni caso, ci si trovi in condizioni di campo vicino.
Ecco quindi che la misurazione di uno dei 2 campi NON permette la
conoscenza diretta dell'altro.
Infatti le normative impongono (per le basse frequenze) un valore (mi
pare) di 6 V/m per il campo elettrico, e un altro valore (che non
ricordo) di campo magnetico (controlla, vedrai che e' cosi').
Quando invece si e' in condizioni di campo "lontano" (con le quali si
intende quasi sempre d>>lambda), l'onda irradiata puo' essere
considerata di tipo sferico, mentre localmente assume il carattere di
un'onda piana TEM.
In questi casi l'espressione che regola campo elett. e magnetico e'
semplicissima, tanto che a volte gli si attribuisce il nome di "Legge di
Ohm" per il campo elm. .
Infatti si ha che (parlando dei moduli): H=E/n (dove n indica
l'impedenza del mezzo in cui avviene la propagazione, e si misura in Ohm
(nel vuoto vale 120*pi Ohm)), e analogamente E=H*n.
Se tu sostituisci E-->V , H-->I , n-->R non trovi nient'altro che la
legge di Ohm... bello no? (a parte il fatto che E e' in Volt/m e V in
Volt, idem con Amp. per H).
E ovviamente cio' si applica anche alla potenza (anzi densita' di
potenza): p=(E^2)/2n : ma questa non e' la classica formula per il
calcolo della potenza nel caso di fasori complessi? Eh si', anch'essa
vale (il /2 e' dovuto al fatto che devi considerare i valori efficaci
dei campi).
Dunque, se parliamo ad esempio delle frequenze utilizzate per le
stazioni radiobase dei cellulari, dopo qualche metro di distanza dalle
antenne sono abbondantemente soddisfatte le condizioni di campo lontano,
e in questi casi la misurazione di uno dei 3 parametri, sia esso E, H, o
p, porta alla conoscenza degli altri 2.
Un esempio pratico?
Supponiamo per semplicita' n=120*pi = 377 Ohm (impedenza del vuoto).
Nel caso in cui con uno strumento si misurassero 6 V/m di campo
elettrico, cio' corrisponderebbe a un campo magnetico di 16 mA/m, e a
una densita' di potenza locale di 48mW/m^2.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao!
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Received on Thu Jan 30 2003 - 19:02:48 CET