Re: Tensione Elettrodotti

From: Mino Saccone <mino.saccone.xspam_at_fastwebnet.it>
Date: Tue, 21 Jan 2003 09:17:58 +0100

"Patrizio" <patrizio.pan-2002_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:patrizio.pan-2002-B5C4A1.20101418012003_at_powernews.iol.it...

Snip

> Qui sopra asserisci che V'<< V. Mi permetto di esprimere un dubbio
> "fantozziano", pronto a rimangiarmi tutto, insomma: a valle
> (dell'ultima centrale) ci sara' un'enormita' di carichi le cui impedenze
> risultano in parallelo (rispetto alla R dei conduttori), per cui pensavo
> che, forse, non e' da scartare l'ipotesi che quelle impedenze (per lo
> piu' resistive) potessero essere complessivamente minori della R dei
> conduttori.

Se non fosse V' << V le linee di distribuzione avrebbero rendimenti pessimi.

Pensa, in rozzissima ma sufficiente approssimazione, a un generatore di
tensione con in serie V' (caduta sulla resistenza parassita della linea) che
alimenta il carico (resistenza parallelo di tutte le resistenze reali) con
V. Siccome nelle due resistenze R' e R circola la stessa corrente avremo
per le potenze:

P' = V' I
P = VI
Ptot = P + P'

il rendimento sara':

eta = P/Ptot = V/(V + V')

sara' quindi opportuno che V' sia la piu' bassa possibile rispetto a V
quindi R' bassa rispetto a R.

Tieni conto a questo proposito di un'altro fattore:
I trasformatori trasferiscono un carico apparente moltiplicato per il
quadrato del rapporto di trasformazione.
In altre parole, se applico al secondario una resistenza R essa apparira' al
primario come R * n^ 2
Su una linea ad alta tensione (220 kV di fase) il parallelo delle resistenze
delle utenze a 220 V che tu citi apparira' moltiplicato per 1.000.000

Saluti

Mino Saccone
Received on Tue Jan 21 2003 - 09:17:58 CET

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