Re: MQ e indeterminazione
Riccardo Castellani ha scritto:
> Non e' possibile ovviamente, era solo un esempio *molto* ingenuo di
> quanto il comportamento sperimentale del micromondo ci costringa,
> perlomeno all'interno della interpretazione ortodossa, ad allontanarci
> da una visione realista del mondo.
Dici bene: "all'interno dell'interpretazione ortodossa".
Ma si puo' accettare la m.q. senza condividere l'interpr. ortodossa, ne'
tantomeno la rinuncia a una visione realista.
> Feinmann era solito dire prima delle conferenze dedicate alla QED
> rivolgendosi a profani come me, che il comportamento delle particelle
> non puo' essere capito secondo la logica *normale* a cui secoli di
> storia ci ha abituati, ma deve essere accettato per quella che e'.
Si scrive Feynman...
Questa e' press'a poco la posizione di Feynman, e io la trovo un po'
"estremista".
Preferisco formularla in modo un po' diverso: nonc'e'niente distrano che
un mondo nuovo richieda un modo di pensare nuovo; questo modo di pensare
va costruito (nella testa di ciascuno) studiando e confontandosi coi
fatti.
> Sbaglio nel dire che Einstein fino alla morte non era d'accordo ad
> accettare una tesi cosi' radicale?
Non sbagli, e non e' stato il solo; ma con questo?
Lorentz non accettava la relativita', Mach non credeva negli atomi, ecc,
ecc,
> Massimo in fondo chiede ma se il principio di localizzazione non vale
> in microfisica perche' dobbiamo continuare ad accettarlo nel mondo
> macroscopico?
A questo ho in sostanza risposto appena ieri nel thread "Localita' ( in
Fisica )". Ti rimando li'.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Wed Jan 22 2003 - 20:19:37 CET
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