Re: MQ e indeterminazione

From: Slacky <vittorio_at_physics.it>
Date: Tue, 14 Jan 2003 10:24:01 +0100

Ciao Massimo,

Massimo wrote:
> Salve, ho un quesito da porvi che mi perseguita da qualche tempo:
> Se � vero che le particelle elementari non sono definibili in termini di
> posizione e moto contemporanemente, perch� non dovrebbero avere queste
> caratteristiche indipendentemente dalla nostra osservazione?

non e' una domanda alla quale e' facile rispondere. E difatti non
riusciro' a darti soddisfazione.
Quello che potrebbe riponderti un meccanico quantistico
ortodosso(accecato dal'ortodossia e anche un po' ingenuo:-))* e' che il
fatto che non si possano misurare in meccanica quantistica
contemporaneamente impulso e posizione non e' un dramma. Ci sembra che
lo sia per i nostri prergiudizi macroscopici.
Questa sarebbe una risposta lecita, ma sicuramente non mi convincerebbe
neanche un po'.
Innanzitutto quando parli con tanti fisici che ti "raccontano" la
meccanica quantistica non e' chiaro se parlano di sitemi di particelle o
di una sola particella.
A me risulta che si parli sempre di *esperimenti* e che per un motivo o
per l'altro si abbia sempre a che fare con insiemi di particelle(ma la
questione e' delicata e bisognerebbe fare un po' di distinzioni) e che
si parli di statistiche su questi insiemi di particelle.
Mi dirai: cosa simile la si ha anche inmeccanica classica...vero.
Il fatto e' che la struttura dell'insieme delle proposizioni che ha
senso formulare su questi insiemi statistici nel caso quantistico e'
molto diversa che nel caso classico. Naturalmente ha senso fare un
discorso del genere solo se si sono accettati gli assiomi della
meccanica quantistica, quelli di von Neuman per intenderci. E'
ragionevole accettarli quanto meno perche' rispondono bene agli esperimenti.
Secondo me la distinzione fra la meccanica quantistica e quella classica
sta solo(non sto dicendo che e' poco) in questo.
La questione dell'indipendenza della realta' dalle nostre osservazioni
e' un altro problema, in parte fisico in parte filosofico.
Mi risulta, se non dico castronerie, che Wigner pensasse proprio ad un
collasso della funzione d'onda dovuto alla coscienza. Anche a me
picaerebbe cosi', ma bisognerebbe vedere cosa si intende per
coscienza...Comunque il punto di vista di Wigner non e' mai stato
accettato e anzi mi sembra(solo per sentito dire) che sia stato
possibile fare degli esperimenti per verificare le tesi di Wigner, ma
che questi abbiano dato risultati negativi.
Non so se ho frainteso la domanda...
ciao
slacky

*non vogliatemi male e notate la faccina:-):-)
Received on Tue Jan 14 2003 - 10:24:01 CET

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