Cenere ha scritto:
> Nell'esperimento di Michelson e Morley dell'interferometro il raggio di luce
> parallelo al vento etereo avrebbe dovuto avere secondo Michelson un
> incremento di velocita' +/-v.
Non secondo Michelson: secondo la fisica del tempo.
> Oggi sappiamo, grazie alla teoria della
> relativita', che la velocita' della luce e' sempre c. Rivedendo quindi
> l'esperimento alla luce di questa teoria la velocita' della luce sarebbe
> indipendente dalla presenza o meno dell'etere. Si puo' conculudere quindi che
> l'esperimento nn dimostra un bel niente e (a meno che nn si sia verificato
> con altri metodi) l'etere potrebbe anche esistere!
> C'e' qsa di sbagliato in cio' che dico? Chi mi puo' illuminare?
Problema: che cos'e' l'etere secondo te?
Secondo coloro chekl'avevano inventato, era il mezzo in cui si
trasmettevano la azioni elettromagnetiche. Quindile onde e.m. dovevano
avere velocita' c rispetto a quel mezzo, e mostrare una diversa
velocita' in un riferimento in moto rispetto all'etere.
Esattamente come succede per la velocita' del suono nell'aria, che non
e' piu' la stessa se tu ti muovi rispetto all'aria.
Se la velocita' delle onde e.m. e' invece la stessa in ogni riferimento,
cio' vuol dire che l'ipotesi dell'etere come mezzo e' infondata.
Tu dici: ma l'etere potrebbe esistere ugualmente. Gia', ma in che cosa
si dovrebbe manifestare? Se e' inosservabile a tutti gli effetti, per un
fisico non esiste.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Jan 02 2003 - 20:33:52 CET
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