Re: Ancora sui trasformatori
"Franco" <inewd_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:3DFE59BF.8D39E02F_at_hotmail.com...
>
>
> Mino Saccone wrote:
> >
> > In effetti non me ne occupo piu' da molto tempo. Una volta il
trasformatore
> > aveva proprio il compito di isolare ohmicamente l'uscita
dell'alimentatore
> > dalla rete.
> > Oggi come si fa?
>
> Si usa un trasformatore ad alta frequenza :-), esattamente come si
> faceva una volta. Il convertitore non e` uno step down, perche' non
> isola e per scendere da 300V a tensioni di una decina di volt
> richiederebbe un duty cycle troppo piccolo con rendimenti orribili. Si
> usa un convertitore con trasformatore che isola e che permette di
> lavorare con duty cycle ragionevoli.
Sicuramente mi sbaglio, ma non � questo il caso di convertitore step down in
configurazione "fully isolated"? Altrimenti che tipo di configurazione
stiamo usando? Per verificare, dal un link sul sito che ho segnalato, ho
scaricato un "cad" per calcolare i vari alimentatori e, anche con duty cycle
molto piccolo, il rendimento dello step down mi risulta normale (intorno
all'80%); se cos� �, il principio rimarrebbe sempre quello di caricare e
scaricare un'induttanza, ma nella configurazione con il trasformatore, la
scarica viene "traslata" sul secondario di questo, in pratica il
trasformatore � utile ai fini di isolare il circuito in conformit� alle
vigenti norme, ma le ridotte dimensioni di questo sarebbero principalmente
dovute al principio che ho indicato sopra e non solo ad un miglior
funzionamento del trasformatore ad alta frequenza.
Saluti,
Arnaldo.
Received on Sun Dec 22 2002 - 10:58:25 CET
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