Re: Ancora sui trasformatori

From: andrea francinelli <andrea.francinelli_at_ieee.org>
Date: Sun, 15 Dec 2002 12:18:50 GMT

> Solo che aumenta molto meno, e il risultato pratico e' che per avere un
> certo B occorre una corrente molto piu' forte, con conseguente
> fortissimo aumento delle perdite.

Giusto. Un altro risultato pratico e' che il circuito e' stato
progettato per lavorare con quei livelli di corrente: se si
ha la saturazione, sinceramente e' uno spettacolo degno
dei migliori capodanno (basta stare un po' lontani - una volta
quasi mi giocavo un occhio).
Il trasformatore diventa, a tutti gli effetti, un corto circuito
quando satura (almeno nei circuiti switch).

> Per le dimensioni, provo a ragionare cosi'...

Non ho il libro sottomano, ma sono proprio le considerazioni
in base alle quali si tirano fuori i fattori di merito di un
nucleo e che fanno molto comodo ai progettisti.

> In quanto precede ci sono delle semplificazioni (per es. ho trascurato
> un aspetto importante alle grandi potenze, ossia le tensioni
> meccaniche); ma a quanto ne so le regole costruttive pratiche confermano
> abbastanza il risultato.

Si'. I fattori di merito che legano parametri geometrici e parametri
elettrici (che citavo nell'altro post) hanno dimensioni di cm^4 per
il "core factor" Ac e di cm^5 per il Kg (non ricordo il nome)

> Questi sono i ragionamenti di un fisico che si e' un po' interessato, a
> tempo perso, anche di queste cose. Che dicono gli ingegneri? ;-)

Piu' o meno le stesse cose (cfr. McLyman).

Andrea.

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Received on Sun Dec 15 2002 - 13:18:50 CET

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