AleTV ha scritto:
> Quindi se io vivo dove vivo e gli altri dove vivono, non c'� nessun
> "effetto collaterale", oguno vive il suo tempo e morta li.
Fin qui mi pare che ci siamo intesi.
> Ma l'idea invece di passare e rientrare da una modalit� all'altra �
> affascinante, di fatto (in teoria) io potendolo fare potrei andarmene
> in giro per l'universo, passarci 10 anni e ritornare sulla terra dove
> invece di anni ne son passati 100, insomma, sarebbe una nuova forma di
> quasi immortalit� ... :-)
Qui invece mi sorgono dubbi, per il fatto che usi la parola "modalita'".
A me questo fa suonare un campanellino d'allarme :)
Mi fa pensare che tu continui a credere che il tuo tempo rallenti
perche' vai veloce. Ma veloce rispetto a chi?
> In teoria dico, anche perch�, rapporti a parte (10 a 100), chiss� che
> succede davvero a livello biologico quando uno accelera e decelera
> verso e da velocit� cos� diverse, boh?
Beh, questo in realta' lo sappiamo.
Gli effetti dell'accelerazione sono esattamente gli stessi della
gravita', e con la gravita' abbiamo una certa pratica.
> Perch� penso che modificare la velocit� con cui scorre il tempo
> biologico, qualche effetto deve pur averlo, chiss� quando mai si
> potranno fare esperimenti in questo senso!
Altro campanello, stavolta piu' insistente...
Non c'e' nessuna modifica della velocita' con cui scorre ecc.
Anzi, a dir la verita' non saprei proprio che significato dare a una
simile frase.
Cerco di proporti un'analogia che non e' precisa (nessuna analogia lo
e') ma non e' nemmeno troppo fuorviante (molte analogie invece lo
sono).
Se vuoi andare da Roma a Milano ci sono diverse strade.
Se tu fai la A1, e io invece faccio Civitavecchia - Livorno - Pisa -
Genova - Pavia - Milano, il mio contachilometri segnera' di piu' del
tuo, ma non dirai certo che questo e' accaduto perche' il mio "correva
piu' veloce".
E' pacifico per tutti che le diverse strade hanno lunghezze diverse,
anche se uniscono le stesse citta'.
Cosi' e' nello spazio-tempo. Puoi avere due dati eventi di partenza e
di arrivo, ma questi saranno percorsi (per es. dai due gemelli) lungo
cammini diversi. La "lunghezza" di un cammino e' il tempo che segna un
orologio che segua quel cammino: che sia meccanico, elettronico,
biologico...
Ogni cammino ha una sua lunghezza, ed e' questo che vedi come
differenza d'invecchiamento.
Non c'e' un "tempo che scorre piu' o meno veloce".
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Wed Jan 05 2011 - 21:00:24 CET