kiara5_at_fastwebnet.it (kiara5) wrote in message news:<8c614f57.0211280756.1a85dc6f_at_posting.google.com>...
> Sono una ragazza che frequenta l'ultimo anno in un liceo scientifico.
> Qualche giorno fa il professore di fisica ci ha spiegato cos'�
> l'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico. Io ho capito
> cos'� l'energia potenziale elettrica ma non cos'� il potenziale
> elettrico!
Io ci provo: l'energia potenziale di una certa configurazione di
cariche rappresenta il lavoro che "qualcuno" ha fatto per portare
quelle cariche la' dove tu ora le stai osservando. Esempio: all'inizio
non hai niente, poi tiri fuori dal taschino una carica, positiva. In
un secondo momento decidi di portare un'altra carica positiva vicino
alla prima: nel fare questo, dovrai sudare sette camicie perche'
l'altra carica, alla presenza della quale tu stai operando, non vorra'
saperne di avere vicino una carica dello stesso segno. Ma, con un po'
di buona volonta', tu porti le due cariche ad una certa distanza l'una
dall'altra, e le fissi con supercolla. Si dice appunto che il sistema
ha assunto energia potenziale, che non e' altro che la fatica che tu
hai fatto per portare le cariche dove ora risiedono. Se levi la
supercolla, le due cariche schizzeranno in direzioni opposte ed
assumeranno una velocita', quindi energia cinetica, uguale all'energia
potenziale che avevano quando formavano il "sistema due cariche
separate dalla distanza X".
L'energia potenziale, manco a dirlo, ha le dimensioni di un energia,
di un lavoro, Joule insomma. Il potenziale elettrico, invece, ha le
dimensioni di un lavoro per unita' di carica: e' un concetto
comodissimo che serve per separare i contributi. Nell'esempio di prima
riportiamoci a quando avevi una sola carica: se ora decidessi di
portarvene un'altra abbiamo visto cosa succederebbe, ma cosa possiamo
dire rispetto alla "grandezza" di questa carica? Voglio dire, se porto
una carica doppia, cosa succede all'energia potenziale del sistema?
Raddoppia! E se ne porto una tre volte maggiore? Triplica! Allora,
tanto vale dire che l'ENERGIA POTENZIALE del sistema di due cariche e'
dato da una parte dipendente SOLO dalla prima carica, che chiamiamo
appunto POTENZIALE ELETTRICO, moltiplicata per il valore della seconda
carica che vado ad aggiungere. In questo modo, mi sono svincolato da
questa seconda carica.
> A livello matematico, ho capito la spiegazione, ma non
> a livello concettuale: una volta che ho una carica che produce un
> campo, che cos'� il potenziale, se non ci sono altre cariche che
> subiscono o interagiscono nel campo?
Forse adesso ti e' piu' chiaro..utilizzo il concetto di potenziale per
poter rendere conto di *tutte* le possibili cariche che potrebbero
subire l'influenza della prima...
> Cosa succede una volta che ho
> questa carica che mi produce un campo?
Che se ci metti un'altra carica vicino essa risentira' una forza:
quanto grande? Beh, dipende da due cose: quanto e' grande la prima
carica? E la seconda? Bene, le cose vanno in modo tale che queste due
"componenti" sono separabili, posso dire che la forza risentita dalla
seconda carica e' uguale al prodotto di tale carica per un fattore
costante. Questo fattore costante lo chiamo CAMPO ELETTRICO. Ma non e'
una forza, e' una forza per unita' di carica!
Lo stesso discorso fatto per il potenziale, che moltiplicato per la
carica mi da' l'energia.
Michele
Received on Mon Dec 02 2002 - 15:07:28 CET
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