Re: esperimenti ideali

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 31 Oct 2002 19:59:56 +0100

Alberto ha scritto:
> Che cosa sono esattamente gli esperimenti ideali in fisica?
> Chi li ha inventati?
> Qual e' la loro portata?
> Ne esiste una raccolta?
> Su quali libri?

Pangloss ha scritto:
> Secondo una visione comune ma piuttosto ingenua del metodo scientifico,
> i risultati sperimentali sarebbero "dati di fatto" nudi e crudi, con i
> quali le teorie devono confrontarsi per essere "corroborate" oppure
> "confutate" (oggi dire "verificate" e' demode').
> Sotto questo punto di vista il metodo degli esperimenti ideali appare
> quantomeno sospetto...

Intervengo solo ora perche' sono stato via qualche giorno.
A mio modo di vedere un esperimento ideale e' qualcosa di molto diverso
da cio' che mi sembra intenda Pangloss, e non ha niente a che vedere con
gli esperimenti veri e propri...
Di esperimenti ideali (oltre che reali) ha fatto uso Galileo, ne ha
fatto largo uso Einstein, sono serviti moltissimo nel dibattito sulla
meccanica quantistica.

Un esperimento ideale (secondo me...) e' un argomento puramente teorico,
strutturato come un esperimento, ma avente lo scopo di mostrare le
conseguenze necessarie di certe ipotesi teoriche.
Uno famosissimo, e forse il primo nella storia della fisica, e' quello
con cui G. smonta la tesi aristotelica secondo cui la velocita' di
caduta dovrebbe essere proporzionale al peso del corpo. Non lo sto a
ripetere in dettaglio, ma delineo la logica.
Ammessa vera la tesi, un corpo piu' leggero cade piu' lento di uno piu'
pesante. Se mettiamo il primo sotto al secondo, dovrebbe frenarlo,
mentre invece insieme fanno un corpo ancora piu' pesante che dovrebbe
quindi cadere ancora piu' veloce...
Cio' che e' essenziale, come si vede, non e' affatto fare *davvero*
l'esperimento: si ragiona solo sulle ipotesi teoriche e sulle loro
conseguenze.

Einstein ha usato esperimenti ideali per dimostrare l'inerzia
dell'energia e il redshift gravitazionale (in piu' modi).

Nella storia della m.q. gli esper. ideali sono stati il terreno di
battaglia tra Einstein e Bohr: il primo ne inventava per mostrare che la
m.q. aveva delle contraddizioni; il secondo li smontava...
Anche il paradosso EPR e' costruito come un esperimento ideale.

Cio' che si chiede a un esper. ideale non e' che rappresenti una
situazione realizzabile in pratica, piu' o meno bene: si chiede solo che
la situazione sia possibile secondo la teoria di cui si ragiona.

Con questo credo di aver risposto alle prime tre domande di Alberto.
Alla quarta e quinta non so rispondere, anche perche' se ne possono
sempre inventare di nuovi...
Ma per quanto ho detto e' chiaro che molti libri di relativita' e di
fondamenti della m.q. ne riportano diversi.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Oct 31 2002 - 19:59:56 CET

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