Vincenzo Calabro' ha scritto:
> Riporto, per curiosita' dei piu', la proposta di soluzione del
> problema, cosi' come e' proposta dal libro Halliday.....
Ambasciator non porta pena :-)
> ...
> Per calcolare d si applica la seguente proporzione:
> teta:360gradi=t:24ore,
> da cui
> teta=0,004625 gradi.
Fabrizio ha scritto:
> Comunque a rigore credo sia possibile solo all'equinozio (o conoscendo
> la "stagione".....) ed e' indipendente dalla latitudine.
> Comunque, considerando la difficolta' di misurare con precisione il tempo,
> l'errore che si commette non considerando l'angolo dell'eclittica penso sia
> trascurabile (lontano dai poli almeno).
Ecco: il punto cruciale e' quella proporzione (ma H-R non conosce il
concetto di velocita' angolare?) nonche' la figura.
Va tutto bene se il Sole tramonta _verticalmente_, ma questo accade solo
all'equatore, in ogni giorno dell'anno.
In altri luoghi, l'angolo a formato dalla traiettoria del sole
all'orizzonte con la verticale soddisfa
sin(a) = sin(phi)/cos(delta),
essendo phi la latitudine del luogo, delta la declinazione del Sole
(nulla agli equinozi, circa +/-23.5 gradi ai solstizi).
L'angolo teta va percio' diviso per cos(a).
Esempio 1: Pisa (phi = 44^) all'equinozio: cos(a) = 0.72, e R risulta
moltiplicato per 1.93.
Es. 2: Pisa al solstizio: cos(a) = 0.65 e R va moltiplicato per 2.35.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Oct 13 2002 - 19:54:52 CEST
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