Re: Gravità di Newton

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sun, 17 Oct 2021 11:53:51 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> Il grafico "dimostra" quello che ci metti. Che dimostri in modo
> evidente che la gravità debba andare come 1/r^2 è falso. Quello che il
> grafico mostra è la relazione tra un campo di forze va come il
> quadrato della distanza, il flusso costante su superfici sferiche
> diverse centrate sull'origine del campo.
Certo, ma è tempo sprecato cercare di farlo capire all'OP.
Piuttosto, l'hai letto bene quell'aticolo? E' un cumulo di boiate, da
cima a fondo.
E - cosa insolita - il corrispondente inglese non è meglio.
Per fare un unico esempio, verso la fine si legge
"For an irrotational vector field in three-dimensional space, the
inverse-square law corresponds to the property that the divergence is
zero outside the source."
Puntualmente tradotto nella versione italiana.

>> m1*m2 indica che ogni particella attira tutte le altre particelle
> in realtà lo fa il segno della forza e il fatto fisici che le masse
> sono sempre positive.
Beh tu metti l'accento au "attira", mentre lui lo metteva su "tutte",
secondo me.

> Quando però si fanno i conti (numerici) si scopre che non c'è modo,
> entro i vincoli posti dai dati, di giustificare *quantitativamente*
> l'effetto su Mercurio (mentre invece si riesce benissismo sugli
> altri pianeti).
Non proprio. L'effetto relativistico è osservabile (e osservato) per
tutti i pianeti sino a Marte: il calcolo dà per Venere 8.62"/secolo,
Terra 3.84, Marte 1.35.
Interessante la dipendenza dal semiasse dell'orbita, che è a^(-5/2),
mentre un momento di quadrupolo del Sole produce una perturbazione che
va come a^(-7/2).
Quindi la conoscenza della precessione per più pianeti mostra in modo
decisivo che la causa non è il momento di quadrupolo del Sole.

> Tieni anche presente, per mettere le cose nella giusta prospettiva,
> che il "successo" della RG non si limita a questo solo fatto.
Anzi c'è una differenza importante. Nel 1915 la precessione del
perielio di Mercurio era nota da un pezzo (forse 70 anni) e non
spiegata.
Altre prove (le due classiche considerate da Einstein, e altre
scoperte dopo) sono state previsioni di effetti che al momento della
previsione non erano state ancora osservate. Per es. il redshift
gravitazionale fu visto solo nel 1959. se ricordo bene: Einstein era
già morto da 4 anni.
-- 
Elio Fabri
Received on Sun Oct 17 2021 - 11:53:51 CEST

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