L'inverso del quadrato della distanza è una cosa evidente,
basta considerare la grafica esposta in
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_dell%27inverso_del_quadrato
m1*m2 indica che ogni particella attira tutte le altre particelle
Come distanza si prende la distanza fra i centri di m1 e m2 mentre le
distanze in realtà variano (percentualmente pochissimo) da particella
a particella a seconda di dove sono piazzate nelle palle celesti
Pertanto il conteggio è approssimato rispetto a quello esatto
e questo tanto più sono grandi e tanto più m1 e m2 sono vicini
(è il caso di Mercurio)
Faccio un esempio "estremo":
m1 è fatta di una sola particella (1a)
m2 è fatta di tre particelle (2a 2b 2c)
Le particelle 1a (2a 2b 2c) giacciono tutte sulla stessa linea
e sono separate dalla stessa distanza
La forza di attrazione fra 1a e 2a valga 1x
Allora le forze di attrazione fra 1a e 2a, 2b, 2c valgono 1x, 4x, 9x tot. 14x
Se suppongo che le tre particelle di m2 siano tutte ammucchiate dove c'è 2b
(Newton) risulterà 4x+4x+4x=12x
E' possibile calcolare la media esatta delle reali distanze fra le paricelle?
Se sì, applicando tale conteggio al caso di Mercurio, il nuovo calcolo
divergerebbe da quello RG dimostratosi corretto?
(Ho perso il link, ma qualcuno ha fatto qualcosa del genere migliorando
Newton senza però raggiungere la RG)
Received on Fri Oct 15 2021 - 19:56:15 CEST