Re: Dualit?onda-corpuscolo

From: gianni morando <gianni2_at_virgilio.it>
Date: 28 Sep 2002 10:45:41 -0700

"Paolo Russo" <paolrus_at_libero.it> wrote in message news:<6476.33T1191T12604640paolrus_at_libero.it>...
> [gianni morando:]

>
> In particolare mi pare simpatica la constatazione che nel
> caso gravitazionale il periodo orbitale *non* cambi con la
> scala. Quando ogni tanto trovo un'invarianza di scala, mi
> pare sempre una cosa simpatica in quanto inusuale.
> Negli altri due casi l'invarianza non c'e`, naturalmente.
> Forse nel caso magnete-magnete puoi leggerci il tuo
> principio, ma negli altri penso proprio di no.
>
> In sostanza il mio punto era: come si puo` pretendere di fare
> una generica teoria della dipendenza dei fenomeni fisici dal
> fattore di scala prescindendo dall'analisi dettagliata dei
> fenomeni in questione? Senza conoscere la natura delle forze
> in gioco, davvero non vedo come si possa prevedere il
> risultato; e una volta che si e` costretti a studiare le cose
> in dettaglio, si scopre che non occorre nient'altro.
>
> Ciao
> Paolo Russo


Caro Paolo

Ti ringrazio per avermi aggiornato sulla fisica d'oggi e mi fermo qui
perch� ho ricevuto da te quelle informazioni che mi mancavano ...
Contento io? ... in parte.

Ognuno di noi esprime un pensiero che � sempre il risultato
dell'elaborazione di dati esterni (libri, conversazioni) da parte di
un cervello che per sua natura � unico al mondo ... quindi ognuno ha
idee diverse da tutti gli altri.

Io vedr� sempre l'universo in funzione delle dimensioni, ma non sono
solo io a pensarla cos�, dato che c'� una letteratura che si esprime
in questi termini.
Naturalmente il campo � ristretto al "visibile".
I problemi vengono fuori con "l'invisibile", dove non � possibile
attestare la teoria della RD.
Ho capito che gli scienziati sono arrivati ai confini del microcosmo,
dove ci si muove con grande difficolt�.
Cento anni fa si conoscevano i comportamenti dell'elettrone, ma non se
ne conosceva nemmeno la forma. A distanza di un secolo nulla si sa
della struttura dell'elettrone e tanto meno della sua forma, anzi sono
sorti problemi che ne hanno complicato la comprensione.

Ho lasciato per ultimo il confronto con quanto scrivi a proposito del
tempo.
Mi perdonerai se non sono riuscito a comprendere a fondo le tue
affermazioni.
Per me resta incontestabile che
1) Il periodo orbitale dei pianeti cambia con la scala (legge di
Keplero) e non credo che sia in discussione.
2) In natura nessun fenomeno periodico contraddice il principio
dimensioni-tempo. Ho sempre fatto decine di esempi sul diminuire della
frequenza all'aumentare delle dimensioni degli oggetti (e viceversa)
in ogni campo della fisica e nessuno mi ha saputo presentare un
fenomeno con comportamento contrario.
Questo vale dalle frequenze elettromagnetiche emesse dagli elettroni
di un atomo al periodo di rotazione di due galassie.

cordialit�, Gianni
Received on Sat Sep 28 2002 - 19:45:41 CEST

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