Re: Paradosso apparente sui boost
[Elio Fabri:]
> Il problema col tuo teorema รจ che potrebbe essere vero, ma senza che
> si possa mai trovare verificata l'ipotesi, ossia l'esistenza di un
> campo grav. uniforme.
Tanto per confondervi un po' le idee (:-), aggiungo qualche
mia considerazione.
Premesso che ho pochissima confidenza con la RG, trovo utile
a volte vederla come teoria di campo. Su queste basi, mi
sembra che la definizione del problema in questione abbia un
aspetto poco chiaro. Un campo gravitazionale uniforme... ma
uniforme dove? Nell'universo reale o in quello osservabile
(per usare i termini che ho definito in un paio di post
tempo fa)? Mi spiego meglio.
Partiamo da uno spaziotempo piatto e mettiamoci un campo
gravitazionale che un osservatore lontano giudicherebbe
uniforme. Le due palline di cui si parlava si trovano a
potenziali diversi, quindi i loro orologi risultano
rallentati in modo diverso nel riferimento dell'osservatore
lontano. Questo significa che per la RG debba esserci una
curvatura. Tuttavia, per questo stesso motivo il campo
gravitazionale ipotizzato non potra` essere giudicato
uniforme dagli osservatori locali. Immaginiamo che questi
osservatori siano fermi rispetto all'osservatore lontano,
ad esempio perche' hanno i piedi sulla superficie di un
pianeta o si trovano a bordo di astronavi con i motori
accesi per contrastare la gravita` mantenendo invariata nel
tempo la posizione. Nei loro riferimenti si accorgeranno
quindi del campo gravitazionale, ma non potranno
considerarlo uniforme; anche solo per via della dilatazione
temporale, due accelerazioni a quote diverse che sono uguali
per l'osservatore lontano non saranno uguali per gli
osservatori locali (sempre che non ci siano effetti spaziali
che compensano).
Quindi credo che per impostare il problema si debba prima
decidere rispetto a che riferimento il campo vada definito
come uniforme.
Ciao
Paolo Russo
Received on Wed Oct 20 2021 - 18:06:37 CEST
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