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From: debrando <deb_at_people.it>
Date: Thu, 26 Sep 2002 13:44:57 +0200

buggiol_at_libero.it (luciano buggio) wrote:

>Nel corso dei dibattiti di questi giorni sto pi� volte ripetendo che non
>mi interessa, qui, l'applicabilit� in fisica (per esempio
>all'interpretazione della radiazione elettromagnetica o al fotone), ma
>solo un ragionamento, astratto, sulla Dinamica Elementare, perch� ritengo
>che ci siano sfuggite delle cose importanti.

Visto che siamo in un NG di fisica, si suppone di parlare di *modelli*
per la *fisica*. Va dunque da se' si valuti la "semplicita'" del
modello non in funzione della propria immaginazione astratta, ma da
quanto esso sia facilmente applicabile al sistema da modellare.

>La rotazione e la traslazione non sono *mai* state *dinamicamente* (non
>sto dicendo cinematicamente) combiunate, ma trattate sempre separatamente.

Sono state "combinate" solo come si combinano nel sistema da
modellare, ovvero la fisica: utilizzare sul modello trasformazioni non
significative nell'equivalente sistema modellato e' errato.

>Non riesci a concepirlo? Sei sicuro? Non riesci a concepire la rotazine di
>un vettore intorno al suo punto di applicazione?

Non riesco ad immaginare un contesto *fisico* semplice in cui un
vettore ruoti attorno al proprio punto di applicazione mantenendo
immutato il proprio modulo.

Fuori dalla fisica, posso immaginare quel che voglio. A dirla tutta,
francamente troverei piu' semplice trattare scalari a modulo intero:
semplici da simulare ed immaginare. Gi� che non stiamo modellando la
dinamica fisica tanto vale semplificarsi la vita, no?


saluti,
   debrando
Received on Thu Sep 26 2002 - 13:44:57 CEST

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