Re: didattica dell'effetto venturi

From: roberto <rofilippi_at_libero.it>
Date: 7 Sep 2002 03:36:05 -0700

> Per ovvie ragioni al diminuire della sezione del condotto la velocita'
> del fluido deve aumentare (e viceversa).

Certamente, questo � si deduce facilmente dalla costanza della
portata.


> Dunque il vettore accelerazione deve puntare sempre verso la
> strozzatura, dove la sezione e' minima e la velocita' e' massima.
> La forza risultante agente su un qualsiasi elemento fluido e' dovuta al
> gradiente di pressione ed e' concorde all'accelerazione (F=ma):
>
> --->O<-- S -->O<---
>
> In figura S e' la strozzatura e le frecce rappresentano le spinte
> subite da un elemento fluido O prima e dopo di essa; il verso del moto
> non ha importanza. Le pressioni risultano minori dal lato di S.

Nei vari punti, se parliamo di un analogo meccanico analogo alla
situazione descritta ad esempio il moto armonico, si vede che in ogni
punto la forza � rivolta verso il punto dove si ha massima velocit�
come qui, ma, com&#8217;� noto l&#8217;accelerazione la forza
diminuiscono per raggiungere il minimo (zero) proprio dove la velocit�
� massima. Nelle considerazioni suddette nulla fa riferimento
all&#8217;intensit� dell&#8217;accelerazione ma solo alla direzione e
al verso della stessa (che peraltro sono ininfluenti quando si parla
di pressione che, com&#8217;� noto, � uno scalare che dipende, in
definitiva, solo dal modulo dell&#8217;accelerazione).
Non si capisce come si possa dedurre che le pressioni risultano minori
dal lato di S se non postulandolo.


> A livello universitario si esprime cio' con l'equazione del moto dei
> fluidi: grad p = -mu a
> (mu=densita', a=accelerazione, p=campo pressioni).

Mi dispiace che questo argomento non si possa usare in un liceo,
comunque anche qui la pressione dipende dall&#8217;accelerazione e di
quest&#8217;ultima niente giustifica come debba variare.
Ringrazio molto per la rinnovata attenzione. Roberto Filippi
Received on Sat Sep 07 2002 - 12:36:05 CEST