Re: Rilflessione e riflessione alla Bragg
Luciano Buggio ha scritto:
> Come prevedevo: ci sono dei problemi a generalizzare il meccanismo dello
> scattering alla riflessione tout court.
Io non ho mai detto che "ci sono dei problemi". Ho detto che il calcolo
e' piu' difficile. Non e' per niente la stessa cosa.
> Inolre non capisco la tu aprima affermazione sulla semplicita'?
> E' evidente, almeno lo resta per me, che la riflessione parziale
> (riflessione-trasmissione) con corpo "traspartente" e' fenomeno pi�
> complesso della riflessione e basta (metallica), ove tutto cio' che non
> viene riflesso viene assorbito. Non ti pare che una teoria della
> riflessione debba spiegare innanzitutto la riflessione (fornire un
> meccanismo a livbello generale), ed andare poi bene anche laddove c'e'
> trasmissione, e non viceversa? Trovarsi cioe' maggiormente a suo agio dove
> non intervengono altri effetti?
No, non mi pare. Ho detto, e ripeto, che il giudizio di senso comune su
cio' che e' piu' semplice puo' essere ingannevole: in questo caso lo e'.
La riflessione parziale di un corpo trasparente *e' piu' semplice* da
studiare della riflessione metallica. Basta consultare qualsiasi libro
di ottica per accorgersene.
La ragione principale e' che nei metalli ci sono elettroni liberi, il
cui comportamento per i nostri scopi a assai meno semplice di quello
degli elettroni legati negli atomi, come sono nei mezzi trasparenti.
> Pochissimo quanto?: Tu insisiti sempre sulla quantificazione, allora
> vorrei che rispondessi a questa domanda.
> Data la luce di una certa lunghezza d'onda, *fino a quale profondita'
> penetrano*, secondo la teoria dello scattering, i fotoni?
> E, a conferma o meno, cosa ci dice l'osservazione?
> Ho sollevato gi� sollevato, e pi� volte, questa questione, della
> quantificazione, riportando quanto mi risulta da una trattazione che ho
> trovato su Le Scienza (mezza lunghezza d'onda circa) ma non mi e' stato mai
> risposto
Nessun problema: non faccio che consultare una tabella in Born e Wolf,
"Principles of Optics"...
Ovviamente la penetrazione dipende dal metallo e dalla lunghezza d'onda.
I dati si riferiscono alla riga gialla del sodio (589 nm).
La profondita' di penetrazione e' definita come quella alla quale
l'intensita' si riduce di un fattore 1/e.
Argento: 14 nm.
Alluminio: 9 nm.
Oro: 17 nm.
Rame: 18 nm.
La tabella e' molto piu' lunga, ma credo possa bastare.
Dimenticavo: questi sono risultati di misure. Come gia' detto, il
calcolo teorico e' possibile, ma e' complicato.
E ripeto, per evitare equivoci: con questo non intendo che non si sappia
fare o roba del genere. Intendo solo che ci vuole piu' lavoro, piu'
calcoli, formule piu' difficili.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri Jul 26 2002 - 19:53:04 CEST
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