Re: Elettricità e vasche da bagno

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Fri, 26 Jul 2002 09:33:04 +0200

Roberto Rosoni wrote:

>Lo penso anch'io. Direi che a occhio e croce il 50% della corrente che
>"entra" dalla fase "esce" dal neutro e l'altro 50% dalla terra, facendo
>quest'ultima appunto scattare il differenziale.

>Ciao!


>Roberto Rosoni

    Non vorrei essere polemico, ma la corrente differenziale non si
calcola a occhio e croce, ma � perfettamente determinata dalla relazione
230/( Res. acqua + Res. di dispersione verso terra).
    Resistenza di dispersione che nelle normali vasche da bagno in
vetroresina con sifone in plastica risulta molto elevata, pertanto la
massa di acqua risulta quasi isolata da terra, pertanto corrente
differenziale estremamente piccola, anche se non riesco a quantizzare se
inferiore a 30 mA, corrente che fa intervenire il differenziale ad alta
sensibilit�.
    In effetti la resistivit� dell'acqua dipende dai sali disciolti in
essa " resistivit� che varia da 1 ohm*m per acqua dolce a 0,001 ohm*m per
soluzione salina", ma quando si immerge un'apparecchiature in acqua, in
generale non � l'acqua a determinare il cc ma questa determina l'immediato
deteriorarsi di qualche isolamento principale, creando quasi sempre uno
sfiammamento e quindi un corto circuito franco, che fa staccare il
magnetotermico.

    Almeno questa � la mia personalissima opinione.

       Michele Falzone

-- 
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Received on Fri Jul 26 2002 - 09:33:04 CEST

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