"gianni morando" wrote:
> Grazie per avermi risposto e per i chiarimenti.
Prego. E' sempre un piacere vedere apprezzato un proprio tentativo di
chiarimento.
"gianni morando" wrote:
> Allora il colore giallo, caratteristico del sodio, dovrebbe essere la
> sommatoria di tutte le righe che il sodio emette intorno a quella
> frequenza (ovviamente identifico il colore con la frequenza).
> Gradirei una conferma.
Non mi e' chiaro che intendi per sommatoria delle righe.
Piu' semplicemente, riferendoci alla risposta che ti avevo dato nel mio
precedente post, il sodio possiede dei livelli energetici spaziati di
una energia E tale che E=hf, con f frequenza corrispondente al giallo.
Precisamente si tratta di due livelli eccitati che "distano" dal livello
energetico fondamentale l'energia "giusta" per l'emissione nel giallo; i
due livelli sono molto vicini tra loro, la transizione verso il livello
fondamentale provoca, per entrambi, l'emissione di fotoni nel giallo (di
frequenze diverse, ma abbastanza vicine da essere percepite entrambe
come giallo dall'occhio umano). Si tratta quindi non di una sola riga,
ma di due molto vicine. Il famoso doppietto del sodio.
Saluti
Woodridge
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Received on Sun Jul 21 2002 - 03:51:39 CEST