Re: Velocità c (era: Principio di relaltività galil.)

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Mon, 22 Jul 2002 09:42:11 -0700

luciano buggio wrote:

> Avevo posto la condizione che esse discendessero da una teoria che spiega
> perch� le righe dell'interferometro M&M restano ferme al ruotare
> dell'apparecchio, e (ma � meno importante)che non ricorresse all'etere
> (per es:trascinato), salvando la geometria, la logica e l'aritmetica: non
> ammettevo, ad esempio, teorie che accettasero comunque contrazioni
> temporali o spaziali:

Se dai un insieme di condizioni abbastanza stretto, allora trovi solo un
numero ridotto di modelli. Se metti abbastanza limitazioni trovi solo il
tuo modello. Ma non e` detto che questi modelli siano compatibili con le
osservazioni. Peraltro ci sono tante teorie con etere, con vortici e
altre costruzioni strane, che spiegano l'esperimento di m&m.

> Perch� vuoi mettere la mia sullo stesso piano?

perche' hanno tutte la stessa dignita` di esistenza, comprese quelle che
suppongono un etere con opportune proprieta`. Poi confronti con la
realta` e vedi se funzionano o no.

> Ma perch� continui con questo ritornello che "� gi� stato pensato tutto?"
> Tu stesso hai ammesso che nessuno aveva mai pensato a quello che io
> propongo.

No, non e` gia` stato pensato tutto, ma sono gia` state pensate tutte le
spiegazioni elementari (che non funzionano). Ovviamente queste non si
trovano tanto pubblicizzare perche' appunto non funzionano. Le si trova
su qualche libro di storia o metodologia della scienza. Ad esempio il
paragone con il nastro di carta che avevo fatto un po' di messaggi fa,
lo avevo trovato su uno di questi libri.

Quando ho detto che nessuno aveva mai pensato.... ti stavo prendendo in
giro, e mi ero scusato di questo comportamento. Le spiegazioni
elementari sono gia` state tutte pensate piu` volte.

> A parte ci� � mai possibile che non ci si renda conto del buco nella
> conoscenza della dinamica elementare rappresentato dall'ignoranza di ci�
> che accade alla traiettoria di un punto materiale soggetto all'azione di
> un vettore rotante?

Non c'e` nessun buco di conoscenza. Il fatto e` che la tua amata
cicloide e` un puntino microscopico nel mondo della matematica e della
fisica. Tu sei concentrato su quella, e ti pare che non le venga data
abbastanza attenzione. Ma se guardi tutto il panorama della matematica e
della fisica, scopri che non le viene data attenzione semplicemente
perche' non ha nulla di particolarmente eccitante :-).

> Come fai a dire che "se ci fosse un modo pi� facile sarebbe stato gi�
> scoperto", quando � venuto fuori che nessuno si � mai chiesto che cosa
> succede se faccio ruotare il classico vettore forza?

Perche' tutte le soluzioni elementari sono gia` state pensate e non
hanno dato risultati compatibili con la realta`.

> Come fai a dire che si sa gi� tutto?

La costruzione dinamica della cicloide e` una eq. diff con opportune
condizioni iniziali, non c'e` nulla di strano.

> Perch� non vuoi riconoscere questa lacuna della conoscenza, che richiede
> urgentemente di essere colmata, provando a vedere se ha qualcosa da dire
> sui problemi della fisica?

Perche' non funziona! Se credi che ci siano dei buchi di conoscenza
nella dinamica della cicloide (non degli L-fotoni), basta che pubblichi
le equazioni che colmano queste lacune.

> A me pare che ci permetta di spiegare il mondo in modo che si possa poi
> riferire anche ai non addetti, rendendo possibile la divulgazione.
> Preferisci che la conoscenza scientifica si asolo di poche?
> Preferisci che il mondo non possa essere spiegato intuitivamente?

Purtroppo il mondo non si puo` spiegare intuitivamente, e` troppo
complicato. In ogni caso, per tentare di dare una spiegazione intuitiva,
si deve sapere prima cosa capita (nel modo complicato).

> Non credi nella razionalit� del mondo e nella capacit� dell'Uomo di
> capirlo?

Forse, ma non ne sono sicuro.

Comunque siamo scivolati sul filosofico. Per il momento le tue formule
dell'effetto doppler non descrivono il doppler trasversale, e quello
longitudinale e` descritto correttamente al primo ordine (il termine di
secondo ordine e` diverso). Non credo che descrivano neanche l'effetto
headlight (ma si puo` facilmente rimediare).

Credo ci siano problemi sull'osservazione di un oscillatore lontano da
parte di un osservatore accelerato (entra in gioco la distanza). Prova a
vedere che cosa capita nel caso di oscillatore lontano, se si riesce a
togliere la dipendenza dalla distanza (ma finche' assumi che gli
L-fotoni vadano a diverse velcocita`, mi pare difficile superare questa
dipendenza dalla distanza).

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon Jul 22 2002 - 18:42:11 CEST

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