Fri, 19 Jul 2002 07:51:19 GMT, "Sab" <stz_at_liberus.it> ha scritto, a
proposito di "Fototvoltaico":
> E comunque (visto che gli utilizzatori necessitano di tensioni diverse) in
> entrambi i casi deve essere convertita da continua in alternata a 50 Hz e
> voltaggio appropriato. Ma quanto costano questi "convertitori"? Il loro
> costo consente l'installazione di uno di essi in un impianto casalingo?
Beh, ci sono "inverter" anche da un centinaio di euro in s� che si collegano
alla batteria dell macchina per avere a disposizione una sorgente a 220V
50Hz. Non si tratta di niente di particolarmente sofisticato.
> E dopo la conversione, poniamo in tensione alternata 220 V, 50 Hz, basta
> attaccare il generatore cos� creato alla presa di casa per immettere la
> corrente in rete e far "girare al contrario" il contatore? Io credo che le
> due tensioni (quella della rete e quella del generatore) vadano anche messe
> in sincronia di fase con altre attrezzature che non conosco.
Sul ribaltamento del contatore non saprei, ma immagino di no. Oltretutto in
questo modo l'ENEL ti pagherebbe la corrente al prezzo a cui tu la compri e
questo sarebbe onestamente ingiusto.
Hai ragione sulla necessit� di immettere la tensione prodotta in fase con la
rete. Credo comunque che per un inverter non sia un problema tenere il passo
con la rete.
Tieni per� presente che non credo che sia possibile iniettare nella rete una
tensione monofase di 220V. A parte altre considerazioni, questa operazione
penso debba essere fatta in trifase a 380V.
>
> Insomma, voglio dire che mi sembra che questa faccenda del fotovoltaico, se
> pu� avere un senso economico per i grossi impianti dove si possono fare
> grossi investimenti, per gli impianti casalinghi sia solo una moda dove i
> costi sono molto maggiori dei benefici. O sbaglio?
Uhm, lo penso anch'io...
Ciao.
--
Roberto Rosoni
<roberto.rosoni_at_libero.Lock.it> (Remove the Lock in your replies)
Ogni Soluzione Genera Nuovi Problemi. (A Murphy Law)
Received on Fri Jul 19 2002 - 19:47:24 CEST