Re: Una metadomanda

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Sun, 21 Nov 2010 21:54:59 +0100

John Travolta Sardus ha scritto:
> ...
> Quindi leggere sui libri che il tempo "potesse scorrere a velocita'
> diverse per diversi osservatori" mi sembrava una cosa che necessitasse
> di capacita' intellettuali sovrumane per poter essere compresa, e
> pertanto era estremamente intrigante.
Capisco. Pero' lasciami dire una cosa.
A mio giudizio la frase che hai messo tra virgolette e' del tutto
falsa, anzi e' un non senso.
So bene che sono in molti a usarla, anche fisici per altro
rispettabili.
Ma io ho questa precisa idea: e' un' modo di esprimersi che andrebbe
rigorosamente bandito.

La sola cosa che ha significato fisico, e che differenzia la
concezione relativistica del tempo da quella newtoniana, e' la
seguente.
Dati due eventi E1 ed E2, essi possono essere fatti oggetto di
osservazione da tutti i possibili riferimenti inerziali.
Mentre secondo la fisica newtoniana l'intervallo di tempo tra i due
eventi e' lo stesso in ogni riferimento (tempo assoluto) invece nella
RR questo intervallo varia da un rif. all'altro.
Piu' in dettaglio, se esiste un rif. nel quale i due eventi avvengono
nello stesso luogo, allora l'intervallo di tempo misurato in quel rif.
(tempo proprio) risulta minore che in qualsiasi altro rif.

Ma come vedi, non si tratta di "tempo che scorre", ma solo della
misura di una precisa grandezza fisica: l'intervallo di tempo tra due
dati eventi.
   

-- 
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Sun Nov 21 2010 - 21:54:59 CET

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