Re: Il paradosso dei gemelli
rez wrote:
> Ma no.. delle accelerazioni puoi anche farne a meno, e
A me non sembra...
> Gemello A fermo a terra; B parte e fa "una vasca" con velocita`
Prima accelerazione: da fermo a 3/5c in tot secondi ;-)
> costante di 3/5 c, nel senso che muove di moto rettilineo e uniforme
> lungo l'asse x. Dopo 30 anni del suo orologio inverte istantaneamente
> la rotta e torna a casa da A.
Seconda accelerazione: da 3/5c a -3/5c... manco una Ferrari ;-)
> Scenario 1.
> B lancia un segnale luminoso ogni anno (del suo orologio ovviamente!).
> A riceve 30 segnali 1 ogni 2 anni, e quindi altri 30 ogni 6 mesi.
> Il totale del tempo trascorso per A e`: 30*2+30/2=75 anni.
> Pertanto e` un po' piu` vecchio:-)
Cosa c'entra la differenza di tempo del segnale dovuta alla distanza con
la dilatazione del tempo dovuta alla velocit�? Sono due cose diverse!
La prima nasce dal fatto che la velocit� della luce � finita, varrebbe
anche nella fisica newtoniana, la seconda che � una costante assoluta, e
vale solo in quella relativistica.
> Scenario 2.
> Ora e` A che lancia i segnali: uno all'anno (terrestre!).
> B riceve 1 segnale ogni 2 anni all'andata: cioe` 15 segnali, ed
> invece uno ogni sei mesi al ritorno: altri 60. In totale riceve
> pertanto 75 segnali. Dunque dice: laggiu` son passati 75 anni:-)
>
> Conclusione: sono entrambi d'accordo che l'astronauta e` rimasto
> piu` giovane di 15 anni;-)
Uno scenario di questo tipo si avrebbe anche nella fisica newtoniana,
purch� la velocit� della luce sia finita, dato che la Terra ha velocit�
0 in questo sistema di riferimento.
Dario
Received on Fri Jul 12 2002 - 13:42:44 CEST
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