Re: Velocità c (era: Principio di relaltività galil.)

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: 8 Jul 2002 20:29:14 GMT

luciano buggio wrote:

> 1) Dici che v � la velocit� della sorgente: quindi non � la formula
> generale, che va bene per il moto relativo sorgente-osservatore, seocndo
> le conclusioni della RS. ove ci� che conta � solo la velocit� relativa. Se
> si muove l'osservatore, Feynman ha un'altra formula?

no, esattamente la stessa. Quando si ricavano sembra che vengano due
risultati diversi, ma algebricamente sono gli stessi.

> 2) Noto che al secondo membro altro non abbiamo, come coefficiente di
> variaizone doppler della f, che la radice quadrata dell'espressione che
> compare nella formuala del doppler sonoro, che qui riporto:
> f=f0(v+-W)/(v+-V)

Il doppler sonoro non e` lo stesso di quello della luce. Se la sorgente
sonora gira intorno a te su una circonferenza e tu sei nel centro, senti
effetto doppler? No, perche' la distanza non cambia. Se invece gira
intorno a te una sorgente di luce, vedi una variazione di frequenza?

> Senza che mi vada a cercare Feynman, puoi dirmi in breve quali sono i
> passaggi che portano per la luce a quella SQRT?

Bisogna riscalare il tempo, e questo introduce la radice quadrata.

> 3) Si trova scritto nei libri che la formula classica che sopra ho
> riportato vale anche per la teoria classica della luce:

Ma manco per idea! Direi una cosa del genere e` un ottimo modo per
confondere le idee alla gente :-)

> Copio dal Garzanti scientifico.
> "Nel caso della luce, la teoria classica conduce alle medesime
> conclusioni, ma la teoria della relativit� conduce ad alcune
> modificazioni: L'esistenza di questo divario si giustifica consideranto
> che nel caso acustico intervengono il moto della sorgente e
> dell'osservatore rispetto al mezzo che trasmette ilsuono, mentre nella
> teoria della relativit� importa solo il moto relativo tra sorgente ed
> osservatore:

E ti pare una differenza da poco? In un caso la velocita` dell'onda
cambia a seconda del vento, nel secondo caso invece la velocita` della
luce non cambia. Suggerimento: la fisica standard guardala su libri
"professionali", non su una enciclopedia scientifica.

> tuttavia, quando la velocit� del moto realtivo � piccola
> rispetto a quella della luce, le formule dell'effetto doppler restano
> valide anche per i fenomeni ottici."

E` una approssimazione. Dipende da che cosa si osserva e con che
precisione si vuole osservare.

> Ora, vorrei sapere, a parte il punto 1), se la formula da te riportata �
> quella che contiene la correzione relativistica di cui parla il Garzanti,
> e se � universalmente accettata ed utilizzata per calcolare la distanza
> delle galassie in recessione dopo il Big Bang, cio� se � cos� "fine" la
> determinazione del realtivo redshift.

Si`, e` la formula che tiene conto delle correzioni relativistiche, che
e` universalmente accettata e verificata sperimentalmente. La formula
scritta bene la trovi qui
http://physics.usask.ca/~steele/phys128/p128bk/node103.html (non ho i
pedici per indicare i vettori). Quella che ti ho indicata era una
semplificazione (per un caso particolare) e non richiede l'uso di
vettori.

Caso divertente (gia` detto prima): se sei al centro di una
circonferenza e sulla circonferenza si muove una sorgente di luce a
velocita` costante, vedi effetto doppler?

> 4) La mia formula � (� quella cui siamo approdati in questo thread in data
> 11.06):
> f=f0**c/(c+-v).
> Soddisfa alle condizini della realtivit� perch�, come vedi, vi compare
> solo la velocit� realtiva tra la sorgente e l'osservatore.

Si`, ma da` risultati sbagliati rispetto all'esperienza.

> Posto che sia in competizione con quella che tu riporti, le differenze
> nelle previsioni sono sotto la soglia dell'osservabile per i valori di v
> che ricorrono nell'astronomia classica (oltre, ritengo. che in laboratorio
> e nelle osservazioni in fisica).

No, sono misurabilissimi (e misurati con il doppler trasversale).

Capisco che ci sia affezionato a quella formula, ma richiede una
revisione :-)

Ciao

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon Jul 08 2002 - 22:29:14 CEST

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