Re: Velocità c (era: Principio di relaltività galil.)

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Wed, 24 Jul 2002 14:53:35 -0700

luciano buggio wrote:

> > Credo ci siano problemi sull'osservazione di un oscillatore lontano da
> > parte di un osservatore accelerato (entra in gioco la distanza). Prova a
> > vedere che cosa capita nel caso di oscillatore lontano, se si riesce a
> > togliere la dipendenza dalla distanza (ma finche' assumi che gli
> > L-fotoni vadano a diverse velcocita`, mi pare difficile superare questa
> > dipendenza dalla distanza).

> Non posso togliere la dipendenza dalla distanza. almeno allo stato attuale
> (ma non si pu� mai dire) � ineliminabile l'implicazione chel'osservatore
> in moto riceve fotoni che hanno viaggiato a velocit� maggiore (o minore )
> di c, e quindi riceve informazini su di un passato pi� (o meno) recente.
> Questa � una predizione tanto affascinante quanto sconvolgente: pensa; se
> voglio vedere pi� vicino nel passato devo allontanarmi dalla sorgente, e
> se devo vedere pi� lontano avvicinarmi ad essa..

Questo pero` non e` quello che si osserva su sorgenti variabili e
lontane.

> Ti avevo chiesto la curva di luce della tua cefeide (di cui non ricordo
> la sigla) e tu, naturalmente, me l'hai negata.

La curva di luce e` assolutamente ininfluente: capita con qualsiasi
sorgente periodica (al massimo basta usare fourier).

Se proprio vuoi fare i conti, prendi una sorgente distante 1000 anni
luce, con periodo di oscillazione di un giorno (sinusoidale, cosi` non
ci si complica la vita), e vedi che cosa capita con una notte di
osservazione.

Ciao

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Wed Jul 24 2002 - 23:53:35 CEST

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