Re: Il paradosso dei gemelli

From: (wrong string) � <f.alfe_at_libero.it>
Date: Tue, 25 Jun 2002 18:18:45 +0200

"Dario de Judicibus" <nospam_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:3D12F0A6.9030605_at_mclink.it...
> Francesco Alf� wrote:
>
> (.................................)
> > Non � proprio cos� (leggi bene il mio post di prima):
> > l'osservatore sulla Terra vede rallentare l'orologio
> > in moto a causa della somma di due effetti, quello reale
> > causato dalla velocit� del moto, e quello non reale
> > causato dal ritardo delle informazioni visive dovute
> > alla distanza che va aumentando.
>
> Questo secondo � ininfluente e pu� essere evitato facendo percorrere
> all'astronave un'orbita circolare intorno alla Terra. In pratica, porto
> su l'astronave a velocit� MOLTO MINORE di c, poi la faccio orbitare a
> velocit� c-delta per un migliaio di volte, e quindi la riporto gi�
> piano. Il problema � che cos� ho un vettore di accelerazione centripeta
> che non so come influisce sulla RR.
>

L'astronave del tuo esempio parte dal punto
di riferimento "Terra", accelera, si allontana,
le gira attorno, macina chilometri, consuma
carburante e poi ritorna alla base: l'orologio
che ha compiuto questo moto deve per forza
essere pi� indietro rispetto all'altro sulla Terra.
Non credo che forza centripeta o centrifuga
abbiano importanza.

> > Mentre l'osservatore che viaggia vede rallentare
> > l'orologio sulla Terra SOLAMENTE a causa del ritardo
> > delle informazioni visive dovute alla distanza
> > che via via aumenta.
>
> Perch�? Non vede la Terra scomparire a velocit� relativistica nella
> direzione opposta? Dimentica la Terra. Metti i due gemelli su due
> astronavi. Chi viaggia? Chi sta fermo? Come fai a dirlo? (A parte il
> banale: chi ha il motore acceso ;-).
>

Ti rispondo chiaramente, dicendoti una cosa innovativa;
spero di non spaventarti, n� scandalizzarti,
n� farmi considerare uno scervellato o un cretino:
Noi osservatori ci troviamo sul pianeta Terra,
il quale possiede una data attrazione gravitazionale,
tale attrazione combinata alle velocit� che il nostro
pianeta possiede per girare su s� stesso, e attorno
al Sole, e attorno al centro della Via Lattea, e con
il Gruppo Locale alla "deriva" nell'Universo
dettano le seguenti grandezze:
il ritmo del Tempo, la misura della velocit�
della Luce, la lunghezza del regolo campione
e quindi le distanze e il diametro dell'Universo
rapportate a quest'ultimo.

Se tu parti per un viaggio a bordo di un'astronave,
e ti porti appresso gli strumenti per misurare la
velocit� della Luce, e la misuri, se essa ti risulter�
di 450.000 Km/sec. vuol dire che tu stai VERAMENTE
muovendoti rispetto alla Terra,
e la tua velocit� di crociera � di:
260.000 Km/sec., se misurata con i parametri della Terra;
390.000 Km/sec., se misurata con i parametri viaggianti.
Se mantieni sempre questa velocit� al rientro sulla
Terra il tempo da te trascorso in viaggio risulter�
la met� di quello trascorso sul nostro pianeta.
Spero che le mie affermazioni non ti sembrino
una bidonata. A me basta solo averlo detto.
Un giorno, non lontano, ci crederanno tutti.

> > Nel senso or ora esposto le velocit� sono assolute:
>
> Ehp?????
>

Si, lo ripeto: Velocit� e Forza Gravitazionale
sono assolute, nel senso che procurano effetti,
e questi effetti sono misurabili, confrontabili
e definiscono il tuo stato d'essere.

> > Non � soltanto una scelta. L'osservatore sull'astronave,
> > col suo moto, ha cambiato una parte delle velocit� che lo
> > coinvolgevano fin quando rimaneva attaccato sul "tranquillo"
> > pianeta Terra. Allontanandosi dalla Terra alla velocit�
> > di 240.000 Km/sec. ha fatto s� che per lui, e solo per lui,
> > cambiassero sia il ritmo del Tempo, sia il valore
> > della velocit� della Luce, sia altro che non � il caso citare.
>
> Non mi convince. Se al posto della Terra metti una Stazione Spaziale il
> ragionamento non dovrebbe cambiare. Ho l'impressione che il fatto di
> usare la Terra abbia un effetto un po' geocentrico, quasi Illuministico.
>

Ma che, � la stessa cosa.

> > Una cosa � certa: non muovendosi pi� l'astronave
> > a 240.000 Km/sec. rispetto alla Terra, viene meno
> > sia il rallentamento dell'orologio in moto, sia altro.
>
>
> Argh... Eh no. Mi stai dicendo che a parit� di astronave che viaggia, a
> seconda dell'osservatore INERZIALE che scelgo cambiano gli effetti
> relativistici?
>

Cerchiamo di capirci: se l'astronave � in moto inerziale
e uniforme a quello del punto di riferimento "Terra",
vengono meno quegli effetti che c'erano prima quando cio�
l'astronave era in moto di allontanamento e di avvicinamento
dalla stessa alla velocit� che si vuole.


> > Si, sbagli. Gli orologi degli altri riferimenti
> > si vedono rallentare solamente quando le distanze
> > fra di essi aumentano (viaggio di andata);
> > mentre quando le distanze diminuiscono
> > (viaggio di ritorno) entrambi vedono l'orologio
> > dell'altro accelerare.
>
> Ma questo non torna con le formule. Da quando in qua esiste un effetto
> che accelera gli orologi?
>

Perch� ti meravigli per un non nulla?
Quest'effetto si chiama "Effetto Doppler"
e tu lo conosci, forse, meglio di me:
Nel viaggio di andata le distanze si allungavano
col passare del tempo e tale effetto
procurava un rallentamento visivo
degli orologi, il quale si sommava
al rallentamento reale dovuto al moto;
nel viaggio di ritorno, invece, le distanze si
accorciano via via e l'effetto Doppler prevale
(ma solo visivamente: quando l'uno guarda l'altro)
sulla dilatazione temporale, procurando una
apparente accelerazione dell'orologio dell'altro.

> DdJ

Ciao.

Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Tue Jun 25 2002 - 18:18:45 CEST

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