Sergio ha scritto:
> Ho letto che, durante lo scoccare di un fulmine, si scambia tra la
> superficie della terra e l'atmosfera (nuvole) una carica di qualche
> coulomb. Poiche' la capacita' della terra e' dell'ordine 10^-4 Farad, la
> variazione di potenziale per un singolo fulmine dovrebbe essere
> dell'ordine 10^4 Volts.
> Come possiamo considerare il potenziale costante? C'e' un motivo per
> cui variazione dell'ordine di 10000 V possono essere trascurate? O
> forse c'e' un vizio di fondo nel calcolo precedente?
Prima di tutto mi scuso del ritardo: ho il provider che mi sta dando
delle noie.
Si', direi che c'e' un equivoco.
Premesso che di fisica atmosferica ne sopoco, mi pare pero' che dovremmo
schematizzare il sistema come due conduttori concentrici: uno formato
dalla crosta terrestre, l'altro dagli strati supoeriori dell'atmosfera.
Chiaramente la capacita' del condensatore cosi' formato e' di gran lunga
maggiore di 10^{-4} F: stimando in 10 km lo spessore dello strato,
troviamo C = 4x10^7 F !
In realta' le cose saranno piu' complicate, perche' non abbiamo uno
strato conduttore regolare e uniforme, ma all'ingrosso non cambiera'
molto.La capacita' che avevo calcolato prima e' quella di una singola
sfera, e servirebbe per calcolare la variazione di potenziale dovuta a
un aumento della carica totale posseduta dall'intero sistema, non per
iltrasferimento di carica da un'armatura all'altra del
condensatore.Pero', a pensarci bene, qualunque cosa noi facciamo sulla
Terra puo' solo trasferire cariche da qui a li', ma ben difficilmente ne
potremo "sparare" fuori della Terra...
Percio', meglio ancora: coi nostri poveri mezzi possiamo fare molto meno
di un fulmine...
--
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Fri Jun 28 2002 - 08:37:16 CEST