Re: Un intepretazione personale della velocità della luce

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Thu, 06 Jun 2002 14:32:38 -0700

gianni morando wrote:

> > > Il risonatore atomico "campione" oscilla alle dimensioni dell'atomo di
> > > Cesio, cio� ad una lunghezza d'onda, relativa proprio al mondo atomico
> > > (frequenza oltre 9 GHz).

> Si � vero perch� la frequenza sfruttata proviene dalla radiazione
> emessa dall'atomo di Cs 133 nella "transizione tra due livelli
> iperfini" dello stato fondamentale. La differenza energetica tra i
> livelli iperfini � molto piccola rispetto alla differenza di energia
> tra i livelli principali dell'atomo e quindi la frequenza � bassa.

Mi era sembrato che volessi sostenere che la lunghezza d'onda fosse
"commensurata" alle dimensioni del mondo atomico. La frase "oscilla alle
dimensioni dell'atomo di cesio" non e` delle piu` chiare.

> Non dimentichiamo che la luce ha lo stesso ordine dimensionale dei
> diametri atomici (Angstrom).

Anche qui mi pare che stia dicendo una cosa sbagliata. Le dimensioni
atomiche sono dell'ordine del centinaio di picometri (ammesso che ci si
metta d'accordo su cosa vuol dire dimensione di un atomo, se ne possono
definire alcune diverse). La lunghezza d'onda della luce e` dalle parti
di 500 nm. E quindi la lunghezza d'onda della luce e` circa tre ordini
di grandezza (un migliaio di volte o piu`) piu` grande delle dimensioni
di un atomo. Cosa vuol dire ordine dimensionale?
 
> La proporzionalit� fra energia del fotone e frequenza,

Quindi la relazione E=h*nu va bene.

> dopo quello che
> ho detto, appare sempre pi� uguale all'interpretazione: pi� energia ha
> un fotone pi� � "dimensionalmente" veloce.
> ... ma ne sei convinto?

Hai detto due cose sbagliate, legate a lunghezza d'onda e dimensioni di
atomi. E con queste non puoi pensare di convincere il prossimo. Se la
velocita` dimensionale e` numericamente uguale alla frequenza (perche'
cambi unita` di misura per far venire il numero che vuoi che venga),
allora certo, velocita` dimensionale ed energia sono proporzionali, ma
non attraverso la costante di plank, perche' questa presuppone di usare
delle unita` di misura che non cambiano con il problema.


-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Thu Jun 06 2002 - 23:32:38 CEST

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