Re: domanda forse un po' OT ma interessante

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 26 May 2002 21:33:45 +0200

Franco ha scritto:
> L'impedenza del doppino in effetti e` piu` bassa, sul centinaio di ohm
> circa. Viene alzata inserendo in serie (nei tratti lunghi) degli
> induttori (le bobine di pupinizzazione: non e` proprio una impedenza
> distribuita, ma quasi).
Per come lo sapevo io, la pupinizzazine ha un altro scopo: serve a
eliminare o ridurre la dispersione (equiv.: assicurare imp.
caratteristica reale). La dispersione e' molto piu' dannosa
dell'attenuazione, perche' rende incomprensibile la voce.

> ...
> Si`, considerando che il circuito magnetico e` chiuso, di campo esterno
> ce n'e` veramente poco. Le cose cambiano in alcuni "trasformatori" ad
> alta frequenza in cui e` presente un traferro. In questo caso il campo
> di fringe dal traferro puo` essere notevole (si va dallo scaldare la
> parete metallica della scatola al radiare energia elettromagnetica).
A me sembra una questione diversa.
Se il flusso disperso e' poco, e' poco e basta. Ma poco o tanto, il
flusso disperso non lo posso considerare un'onda e.m., a nessuna
distanza ragionevole.
Alle distanze ragionevoli il campo si attenuera' come il cubo della
distanza (capo di dipolo).
questo resta vero anche ad "alta" frequenza, se per alta s'intende
poniamo qualche MHz e non qualche GHz.

> non ci sono onde certamente. Pero` non esiste neanche la continua :-)
Aspetta: io intendo che la linea sia chiusa su un carico resistivo;
perche' non ci sarebbe la "continua"?
O vuoi dire che cisara' sempre un transitorio? Ma questo non c'entra; il
trasporto di energia c'e' sempre.

> Mi pare di aver capito che la tua posizione e` "si parla di onde se c'e`
> un campo em non costante nello spazio", mentre io ho in mente qualcosa
> di legato al trasporto dell'energia per mezzo di campi em. Se poi e`
> praticamente costante nello spazio non mi preoccupo piu` di tanto.
Si', piu' o meno e' questo. Non mi torna di associare onde e trasporto
di energia: se vuoi farlo, sei costretto a parlare di onde anche quando
i campi sono statici (v. es. precedente).

> La questione del trasformatore e` questa. Immagina un trasformatore a 50
> Hz, magari di quelli vecchio stile con un nucleo a due colonne su una
> delle quali c'e` il primario e sull'altra il secondario. la potenza fra
> primario e secondario dove transita? Se lo domandi in giro, il 95% delle
> persone, a essere buono, risponde che la potenza passa attraverso il
> nucleo!
Ho capito. In effetti e' una questione sottile...
A prima vista si direbbe: se non c'e' flusso disperso apprezzabile (e
questo dipende dalla permeabilita' del nucleo, quindi non e' un fatto
intrinseco del cisrcuito e puo' essere variato a piacere, entro certi
limiti) il campo magnetico c'e' solo dentro il ferro, quindi anche il
vettore di Poynting c'e' solo li'.
Ma non torna niente, per piu' ragioni.
Non ho ancora capito bene il problema (non ci avevo mai pensato) ma a
occhio direi:
- che e' necessario tener presente la differenza fra B e H (S = ExH)
- che S (con valor medio non nullo nel tempo) ci sara' anche fuori del
ferro.
E qui mi fermo, fino a nuovo avviso ;-)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun May 26 2002 - 21:33:45 CEST

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