Elio Fabri wrote:
> E' corretto nel caso in questione parlare di onde e.m.?
> Mi riferisco a cio' che viaggia nel doppino telefonico, per cominciare.
Direi di si`, anche se non e` tanto comune. Il doppino (come pure i due
fili che portano l'energia elettrica in casa) formano una struttura
guidante. La potenza che passa nella struttura si puo` calcolare in modo
equivalente sia con il prodotto V*I sia con l'integrale del vettore di
poynting del campo intorno ai conduttori. In un cavo coassiale ad alta
frequenza dico normalmente l'onda e.m. guidata dal cavo.
Ovviamente a bassa frequenza la dizione e` meno comune, ma utilizzabile.
> Poi penso per es. all'uso oggi frequentissimo del termine "onde" per es.
> a proposito del campo magnetico disperso a 50 Hz di un trasformatore.
> E puoi trovare altri casi analoghi.
Nel caso di campo magnetico disperso di un trasformatore, o anche di
campo elettrico a 50 Hz (e in tanti altri casi), allora l'impedenza
dell'onda em e` cosi` lontana da valori ragionevoli, che non le chiamo
piu` onde. E quando sento parlare di onde elettriche o o di onde
magnetiche mi altero un pochino.
Un caso invece in cui e` necessario tirare in ballo le "onde" (anche se
non si direbbe) e` per rispondere alla domanda "in un trasformatore, la
potenza che va da primario a secondario dove transita?".
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri May 24 2002 - 01:56:52 CEST