Re: Principio di equivalenza + Bremsstrahlung

From: Bruno Cocciaro <b.NOSPAMcocciaro_at_comeg.it>
Date: Wed, 1 May 2002 15:25:24 +0200

"rez" <rez_at_tiscali.it> wrote in message
news:aamvhv$rhf$1_at_lacerta.tiscalinet.it...
> On Tue, 30 Apr 2002 20:10:16 +0200, Elio Fabri wrote:
> >rez ha scritto:
>
> >>Ma non occorre l'accelerazione: il PE perde validita` nel caso
> >>semplicissimo di una carica in moto traslatorio uniforme rispetto
> >>alle stelle fisse.
> >>Nel riferimento galileiano di quiete per la carica e` presente
> >>solo il campo elettrico.
> >>Dunque la scelta del riferimento cancella il campo magnetico,
> >>altrimenti presente.
>
> >Ma come va che spesso non capisco quello che scrivi?
> >Che c'entra il fatto che in un rif. (inerziale) non c'e' campo magnetico
> >e in un altro si', col PE?
> >Se e' per questo, anche la q. di moto di un corpo puo' essere nulla in
> >un rif. e non nulla in un altro. E allora?
> Immerso in un corpo non naviga nessun altro corpo, che diamine c'entra?
> Si parla di campi, no?!
>
> >Solo gli scalari sono invarianti per cambiamenti di riferimento. Che
> >relazione ci vedi col PE?
> Il PE entra in crisi con l'eliminabilita` in grande per i campi
> apparenti del moto relativo[*], impossibile per quelli veri.
> Questa del campo magnetico e` la corrispondente negazione, se cosi`
> si puo` dire, per i campi veri.
>
> [*] Occorre riferirsi alle stelle fisse.

Rez, io ho gia' problemi di mio per il fatto di non aver mai studiato la RG,
ma per quel poco che so, leggendo cio' che scrivi tu, mi pare di riuscire
solo ad aggiungere confusione.
L'eliminita' in grande non significa eliminabilita' non locale ma globale
(cioe' su dimensioni spaziali finite)????
E non si e' appena finito di dire che il PE ha validita' locale ???? Come
puo' allora entrare in crisi il PE a causa della non eliminabilita'
suddetta?
E i campi "veri" si distinguono da quelli "finti" in qualche maniera
operativa (tenendo conto del fatto che le misure, almeno in via di
principio, sono sempre locali; poi se si fanno due misure allora si', si
potranno fare in punti diversi dello spazio)??? Cioe' quelli "finti" si
comportano diversamente in qualche tipo di misura o solo in qualche nostra
rappresentazione mentale? Cioe' le misure non stanno tanto a sottilizzare e
campi veri o finti che siano per loro e' la stessa cosa, poi e' solo la
nostra testa che riesce a decidere (non basandosi su misure dirette di campi
veri o campi finti, ma basandosi su interpretazioni di misure eventualmente,
ad esempio analizzando i risultati di piu' misure eseguite in punti diversi
dello spazio) se un campo e' vero o finto ???
Ma poi, anche le stelle fisse, stanno proprio ferme li' immobili per
renderci la vita piu' semplice e permetterci di tracciare il nostro bel
sistema di riferimento dove possiamo dire che non esistono campi finti ????

Ciao.

P.S.(per i moderatori) degli ultimi post spediti non ho ricevuto alcuna
risposta dal robot moderatore. Non c'e' piu' la risposta che notifica la
avvenuta ricezione ?
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed May 01 2002 - 15:25:24 CEST

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