On Sat, 06 Apr 2002 21:24:27 +0100, Elio Fabri wrote:
[...]
>Se ne sara' parlato a dir poco 20 volte, da quando io lo seguo...
- Visto che prima ti ho gia` risposto dettagliatamente..
- Visto che tanto non puoi avere nulla da obiettare, tranne ripeterti..
- Visto che tutto il thread mi e` gia` venuto a noia e che questi
gemelli, se continuiamo cosi`, finisce che invecchiano entrambi..
- Visto sopra tutto che "a dir poco 20 volte" nessuno e` rimasto
convinto.....................
<PREMESSA>
Due son le parole che svolgono un ruolo essenziale: (A) gemelli e
(B) paradosso.
(A) Gemelli. Devono assolutamente essere "monozigoti", altrimenti
il paradosso svanisce. Cioe` quelli comunemente detti "veri".
(B) Paradosso. Ecco dallo Zingarelli:
"Parad�sso (1) /_para'dosso_/ [v. dotta , gr. par�doxon, nt. sost. di
par�doxos 'contrario alla comune opinione', all'aspettativa, comp. di
para- ...] s. m. 1 Legge fisica il cui enunciato, pur essendo esatto,
apparentemente sembra errato: ....." ;-))
</PREMESSA>
<IMHO> [*]
Paradosso che non necessita di orologi, perche' e` rivolto anche a
chi non conosce la relativita` se non dai libri divulgativi. Per gli
orologi vedi l'*equivalente* paradosso sulla vita del mesone.[**]
La situazione paradossale si verifica solo se i due gemelli "veri",
che dovrebbero essere per tutta la vita sempre identici, sono invece
uno piu` vecchio dell'altro.
Forse e` piu` convincente aggiungere: NOn si parla infatti di due
amici *coetanei*. Non ci sarebbe paradosso, visto che il tempo non
lascia certo in ogni caso gli stessi segni su ogni individuo.[***]
</IMHO>
Per chiudere: e` dunque inutile (anche solo pensare di) precisare che
al ritorno hanno la stessa eta`: si parla infatti di gemelli proprio
per questo.
----------------
[*] Ti riporto da G. Krall l'unico articolo che ho al riguardo. Questo
sembra (apparentemente!) piu` orientato al tuo modo di pensare.
Ma chi appena un po' lo conosce, sa che lui i suoi scritti li ha resi
ermetici sempre, tutte le volte che ha potuto.
"Si tratta sostanzialmente del celebre paradosso dei due gemelli; uno
in quiete l'altro mobile. Di eguale eta` in P_0, si ritrovano in P_1
uno invecchiato rispetto all'altro.
Puo` sembrare che l'esser invecchiato rispecchi la conseguenza della
quiete rispetto al movimento, quindi porti a contraddire il principio
di relativita`. Non e` cosi` pero`, giacche' il movimento non uniforme
e` ben inteso da chi ne e` dotato, quindi, trattandosi di un viaggio su
un sistema non inerziale si e` fuori dell'ambito di validita` del
principio.
Si dira` ancora: ma se il moto non era uniforme come si sono applicate
le deduzioni della relativita`? Qui occorre osservare che le misure
degli elemenmti cd(tau), e quindi ds, che concorrono a formare la
durata complessiva.."
[**] C'e` un thread proprio qui stesso ed anche recentissimo.
Ma e` tristissimo: non si fa altro che parlare di agonia e di morte;-)
[***] Ma tu li hai mai visti due gemelli "veri" veri? Li riconosce
solo la mamma. Le mogli.. mah, non ho info certe e non mi pronuncio.
--
Ci sentiamo, | "Mettemmo avanti le lancette dell'orologio. Cosi', per
ciao Remigio | ingannare il tempo.."
-------------| -- Alessandro Bergonzoni
"From:" alterato. E-mail: remigioz_at_tiscalinet.it
Received on Mon Apr 08 2002 - 20:14:02 CEST