Re: Reticolo reciproco

From: Hypermars <hypermars00_at_yahoo.com>
Date: Fri, 22 Mar 2002 14:43:14 -0500

"Leonardo Kotelnikor" <aquila5_at_tiscali.it> wrote in message
news:a7fm83$8p6$2_at_pegasus.tiscalinet.it...
> Mi e' parso di capire (magari sbaglio) che in cristallografia si introduce
> il reticolo reciproco perch� permette poi' di risalire, in maniera pi�
> agevole, dal diffrattogramma a raggi X alla struttura cristallina di un
> certo solido. Se si, mi spigate brevemente come ci� e' possibile ? Cio� mi
> domandavo se non si pu� fare senza reticolo reciproco.

Ciao, provo a risponderti brevemente per quello che so.
Concettualmente non c'e' differenza tra reticolo diretto e reciproco,
essendo tra loro in relazione biunivoca. E' una questione di dimensioni. Il
reticolo diretto e' raggiungibile fino a quando le dimensioni della tua
sonda sono tali da permetterti di estrarre informazioni dirette. Se la luce
avesse una lunghezza d'onda inferiore alle dimensioni atomiche, potresti
guardare il reticolo diretto, e non avresti bisogno di passare nello spazio
di Fourier. Questo accade ad esempio in microscopia elettronica, dove
appunto hai delle lunghezze d'onda comparabili con le dimensioni
subatomiche, percio' osservi direttamente gli atomi e la loro disposizione
(sebbene tu possa vedere solamente delle proiezioni 2D). Il reticolo
reciproco invece ti permette di avere una risoluzione che, in un certo
senso, e' l'inverso della risoluzione diretta, quindi e' adatto per le
distanze molto piccole. Per questo e' piu' agevole, per studiare le
strutture cristalline con i fotoni. Come sia possibile risalire dal
reciproco al diretto, e' una pura questione geometrica che puoi trovare in
qualsiasi libro di stato solido, o autonomamente facendoti qualche bella
trasformata di Fourier, che e' sempre un piacere :-)

> E' questa l'unica
> utilit� del reticolo reciproco ? Se no, perch� e' utile introdurre
> il reticolo reciproco in cristallografia ?

Non e' certo l'unica utilita' delle tecniche di diffrazioni in senso
generale. Il reticolo reciproco e' appunto il corrispettivo della struttura
reticolare nello spazio di Fourier, ma puoi fare un sacco di altre cose
interessantissime. Si dice che i piu' accaniti microscopisti e
cristallografi, vivano nello spazio di Fourier, non in quello reale!

Inoltre, da un punto di vista teorico-computazionale, e' spesso molto piu'
facile lavorare nello spazio di Fourier che in quello reale. Percio' si
introduce il reticolo reciproco anche per portare avanti dei calcoli (ad.
es. fattori di struttura, bande, ecc.) che nello spazio reale non si
affrontano.

> Perch� oggi per risalire alla struttura cristallina si usano
prevalentemente
> i raggi X, almeno per l'impressione che mi sono fatto, e non altri metodi
?

Mica vero. La microscopia elettronica (permettimi un po' di campanilismo...)
compete ormai ad armi pari, perche' puo' affiancare osservazioni nello
spazio reciproco e nello spazio diretto. I raggi X sono avvantaggiati da
anni e anni di esperienza (e dalla luce di sincrotrone), ma oramai e'
diventato possibile risolvere strutture incognite anche con gli elettroni
(specialmente con i FEG, cannoni ad emissione di campo, e con gli
ultimissimi correttori di aberrazione sferica e monocromatori). Non sono
esperto di neutroni, quindi non so darti informazioni in merito, ma penso
che molte informazioni possano venire anche dalla diffrattometria
neutronica.

ciao
Hyper
Received on Fri Mar 22 2002 - 20:43:14 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:34 CET