Re: Parlare (comunque) in italiano
Il 31/10/2010 01:45, Franco ha scritto:
> On 10/30/2010 15:44, Soviet_Mario wrote:
>
>>> un altro fattore a favore dell'inglese � la laboriosit� dei sistemi di
>>> input tramite tastiera per quanto riguarda gli ideogrammi
>>
>> Guarda, io gioco spesso a reversi su kurnik (un sito), e ogni tanto vedo
>> scrivere thailandesi e giapponesi, e mi chiedo che accidenti di tastiere
>> abbiano davanti per sfornare quella miriade di segni diversi. Sono
>> proprio tanti, ma che vanno di codici ascii multi-tasto ?
>
> Per il thai non ci sono problemi, ha un alfabeto a lettere. Per il
> giappo non so, hanno anche un paio di alfabeti sillabici, oltre ai
> caratteri kanji.
non so se i katakana e gli hiragana siano i "font" che dici
... pensavo fossero ideografici anche essi (uno "alto" e uno
"basso", in senso di quotidiano). Forse esiste anche un
ulteriore alfabeto per prendere appunti e traslitterare,
qualche volta lo vedo stampato nei karaoke delle sigle
giapponesi, e ogni simbolo corrisponde grossomodo a ogni
fonema che viene pronunciato da chi canta. E' possibile che
corrisponda ad una delle due scritture katakana e hiragana,
ma non ne sono sicuro.
>
> Conosco solo il cinese scritto su PC, si possono usare principalmente
> due modi diversi. In uno si scrive la romanizzazione pinyin del
> mandarino. Se si scrive solo una sillaba (ad esempio xie), il
> calcolatore fa vedere tutti i caratteri che rappresentano quella
> sillaba. Se oltre alla sillaba si aggiunge il tono, con un numero
> seguente la sillaba (ad esempio xie4), il calcolatore propone la scelta
> solo dei caratteri che si pronunciano con quel tono.
interessante !
> E fino qua sarebbe abbastanza scomodo. Se pero` si introducono due (o
> piu` sillabe) di seguito, spesso anche senza tono, il sistema individua
> molto spesso l'unica accoppiata di simboli che hanno un qualche
> significato e propone solo quello. Ad esempio scrivendo xie xie, anche
> senza toni) saltano subito fuori i caratteri per dire "grazie".
fantastico, scrivono col T9 anche al computer :-)
> E`
> abbastanza conveniente se si sa bene il pinyin, altrimenti ci si trova
> con liste di caratteri che non si sa da dove arrivino.
>
> Da tenere presente che il cinese e` monosillabico nella scrittura, ma
> non nelle parole. Molto spesso una parola e` composta da due caratteri,
> per evitare l'ambiguita` che si creerebbe a usare una sola sillaba per
> parola.
>
> L'altro metodo, il wubi, invece descrive graficamente il carattere ed e`
> velocissimo se lo si impara bene. Praticamente sempre con 4 o meno
> battute sulla tastiera si scrive qualunque carattere, a patto di sapere
> esattamente come si scrive e ricordare la complicazione del metodo.
capito (in teoria). In realt� non immagino nessuna
descrizione sintetica di quei caratteri. Evidentemente ci
sono delle regole grafiche in base a cui si riescono a
razionalizzare. Immettono una specie di metafile insomma :)
Parere personale : per un cinese che sappia un inglese base
anche minimale, dici che riesce a scrivere con meno fatica
e/o pi� agevolmente nella sua lingua madre con tutti questi
workaround o in quella straniera in modo liscio ?
Secondo me ... mah, vabb�, di tu il tuo parere, che vale di
pi� perch� le cose le conosci
ciao
Soviet
Received on Sun Oct 31 2010 - 10:00:08 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:35 CET