"Valter Moretti" <moretti_at_science.unitn.it> wrote in message
news:3C89CB79.3DCF392E_at_science.unitn.it...
> Luciano Buggio wrote:
> >
> > Evidentemente non mi riferisco alle prove indirette.
> > Trovi qui quello cui tu ti riferisci
> > http://www.roma1.infn.it/rog/array/arrintro.html
> > e vi trovi detto anche chiarametne che si continua a non rivelare
nulla
> > con le
> > antenne (si � cominciato con enormi cilindri di alluminio) per la
> > rivelazione
> > diretta, che si continuano ostinatametne a costruire.
>
> Guarda che il problema e` che la sensibilita` degli strumenti
> e` ancora troppo rozza rispetto al segnale che si vorrebbe misurare.
> Con gli strumenti al lavor oggi si potrebbe vedere qualcosa solo
> con molta fortuna (usando per esempio vari rivelatori insieme in
varie
> parti del mondo). Questo e` il problema fondamentale al momento.
> Quando si arrivera` alla sensibilita` giusta allora le onde
> gravitazionali
> o si troveranno oppure non si troveranno. Per ora la questione e`
> incerta,
> ma *aperta*.
Perfetto: se la questione � aperta, ci� significa che le onde
gravitaizonali potrebbero anche non esistere, ed allora non capisco
perch� si fa finta che siano state dimostrate, accreditandole
soprattutto presso i profani e l'opinione pubblica, e soprassedendo sul
fatto che di esse non c'� ancora alcuna evidenza sperimentale (tu
stesso hai dovuto essere richiamato per precisarlo). Sui "gravitoni"
si � pi� scetici (fisici accreditati come Elio Fabri, mi pare, per
esempio non ci credono). Ma � un atto di fede?
Vorrei sapere inoltre se le onde gravitazionali sono essenziali alla RG.
Se lo fossero, finch� non se ne verifica lesistenza, la stessa RG, mi
pare dovrebbe essere parimenti dubbia, non trovi?
Inoltre vorrei sapere se fu Einstein a ipotizzarle, o non piutosto la
successiva "scolastica" (scusa il termine, che uso in veste di eretico).
Nel caso non l'abbia ipotizzate lui, mi chiedo come sia possibile, da
quel gran testone che era, che non sia riuscito a dedurle
dalla su amata RG, nei decenni che vanno dal 1916 alla
sua morte.
>
> > Evidentemente l'osservazione della pulsar di cui parli �
una "prova "
> > indiretta
> > che vale poco pi� di nulla se ci si impegna tanto a cercare le prove
> > dirette. Se bastasse, perch� acvcanirsi tanto, buttando via tutti
quei
> > soldi
> > e quelle energie?
>
> Perche` una prova diretta sarebbe molto meglio, ovvio no?
In Scienza non esistono prove miglio o peggiori, ma prove e basta.
> > Evidentemente l'osservazione della variazione del periodo della
pulsar,
> > per quanto prevista anche quantitativametne dalla teoria, pu� avere
> > anche altre spiegaizoni (oltre alla perdita di massa, mi pare) o
> > semplicemente non implicare l'emissione delle fantomatiche onde
> > gravitazionali.
>
> Forse si puo` avere altre spiegazioni, che pero` dovrebbero essere
> *quantitative* come lo sono state quelle dell'articolo che ha fruttato
> il Nobel.
Mi viene un atroce dubbio. Prima e dopo il nobel di cui si parla, sono
state osservate altre pusar con la periodicit� variabile? e se anche
tra queste ve ne sono state altre la cui variazione di frequenza
corrisponde alle aspettative della GR, perch� non se ne sente parlare
(almeno a me non risulta)? Non sar� che nel vasto universo dei casi di
pulsar con freqeunza in aumento, alle velocit� e con gli andamenti i
pi� diversi,si � estrapolato un caso in cui il dato coincideva con
quello atteso? Se sai di altri casi, dimmelo, o dimmi dove cercare.
>In ogni caso ovviamente una prova diretta sarebbe
>infinitamente meglio.
Vedi pi� sopra.
Inoltre, a prendere con il dovuto credito il rigore del termine da te
usato, "infinitamente meglio" significa che quanto abbiamo in mano,
la "prova indiretta", vale non , come ho detto, "poco pi� di nulla", ma
proprio nulla. �
Scusa l'apparnete acredine, il fatto � che non sopporto
che si usi a sproposito il temrine "infinito".
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
> Ciao, Valter
>
>
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Received on Sat Mar 09 2002 - 15:52:12 CET