Re: Nano buchi neri "fotogenetici"

From: Joe Oblivian <lavaget_at_gifco.fisica.unipa.it>
Date: Thu, 21 Feb 2002 19:23:09 +0100

"Anonima_Libero_IOL" <gigiotopinto_at_libero.it> ha scritto:

> Vorrei sottoporre ai Fisici una serie di ragionamenti e dubbi
> (soprattutto) e, possibilmente, ricevere qualche parere (meglio ancora
> calcoli semplificati)
>
> Alcuni punti di partenza, che assumo assiomaticamente come veri mancando
> di cultura nel campo specifico, potrebbero essere errati, aspetto che
> dovrebbe essere sottolineato nelle eventuali risposte. (N.B. la premessa
> � relativamente lunga)
>
> 1) primo postulato
> dovrebbe esistere una funzione (forse continua) che descrive il valore
> limite della quantit� di materia contenuta in una data regione di spazio
> rispetto al raggio della stessa, al di sopra del quale la materia stessa
> collasserebbe in singolarit�.
>
>
No. Semplificando: il rapporto tra massa e raggio di cui parli da' il
raggio a cui sta l'orizzonte degli eventi. Se il raggio di un oggetto,
fissata la massa, e' piu' piccolo di questo valore, abbiamo un "buco
nero". Altrimenti si ha un corpo "normale". Il raggio dell'orizzonte degli
eventi per uno spazio tempo statico a simmetria sferica (ad es. una palla
di materiale neutro "ferma") e' data da

R= 2 G M / c^2

dove G e' la cost. di gravitazione universale, M la massa dell'oggetto
 e c la velocita' della luce. Un corpo il cui raggio e' al di sotto di
 questo
valore e' gia' "collassato" in un buco nero.

Il limite per il collasso e' stato ricavato per certi tipi di stelle ed
e' un limite sulla MASSA. il raggio non ha alcuna influenza. Quello che
dici dopo infatti si riferisce solo ad un limite di massa

> Mi risulta che questo limite sia stato indagato e stimato (in modo
> puntiforme, diciamo) alla scala stellare, scala alla quale � la materia
> stessa ad innescare il proprio collasso gravitazionale senza aiuti
> "esogeni". Il valore che mi pare di ricordare � compreso tra 1.5 e 2
> masse solari, inteso come soglia per la nascita di un buco nero al venir
> meno della pressione interna di origine nucleare.

Penso tu ti riferisca al limite di Chandrasekhar per le nane bianche: una
nana bianca non puo' avere una massa superiore a 1.4 masse solari senza
collassare.
Nel caso delle stelle di neutroni invece questo limite varia a seconda
delle ipotesi che si fanno sulla struttura stellare. Esiste comunque un
limite superiore, trovato da Rohades e Ruffini, che e' di 3.2 masse
solari.


> Tuttavia, se non si limita l'esame si soli stati di materia ad alta
> densit� AUTO autoindotti (gravitici diciamo), bens� si amplia il
> discorso a quelli indotti esternamente, questo limite non dovrebbe
> esistere soltanto alla scala stellare o superiore, bens� estendersi ad
> ordini di grandezza inferiori.
>
>
E' evidente quindi che quello che dici qui non ha senso. Il limite che
dovresti rispettare e'

R < 2 G M/c^2 (1)

Poniamoci comunque la domanda: La materia potrebbe collassare in un "buco
nero" anche su scale di massa inferiori? La materia per essere collassata
deve raggiungere densita' tale che in un cm^3 si trovino almeno 6.7 *
10^27 grammi di materia (M > R c^2/2G), ovvero circa 10^13 volte la
densita' della materia nei nuclei atomici!!!!

Non credo proprio che nessun esperimento possibile in assenza di masse
abbastanza grandi in gioco permetta di raggiungere densita' nemmeno
vagamente paragonabili. E non sono nemmeno sicuro che non insorgano
problemi di svariata natura (sia quantistica che relativistica) nel
realizzare un'esperimento del tipo di quelli che descrivi tu.


> la prima domanda � quindi : � stata gi� sviluppata una teoria di calcolo
> di questa soglia limite per ogni quantit� di materia ed il corrispettivo
> raggio limite ?
>
>
Spero di averti chiarito questo punto.Non esiste una "massa limite" in
generale, ma un rapporto tra massa e raggio.

> Fine "premessa"

Era meglio se ti fermavi qui :)

> Mi risulta (questo lo so per certo) che un singolo fotone abbia
> un'energia associata :
> E = h * v
> Ad esso � possibile associare anche una massa equivalente (che forse i
> Fisici chiamano massa a riposo, non so) data, in base all'equivalenza (E
> = m * c^2)
>
> m = h * v / c^2
>
>
Attenzione. Qui stai mischiando pere e bastoni! E= p^2 c^2 per il fotone
che HA MASSA INERZIALE NULLA!!

Quindi tutto quel che segue non ha senso. E' il solito problema
dell'equivalenza massa-energia. Vatti a rivedere alcuni post di Elio Fabri
sull'argomento, che erano, come al solito, molto chiari.

Joe
-- 
"Non fare il geloso, a ognuno la sua specializzazione: 
tu il neutrone, io l'ormone."   --Carlo
Received on Thu Feb 21 2002 - 19:23:09 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:46 CET