Re: Cicloide e costante di Planck

From: Vittorio <adesi_at_science.unitn.it>
Date: Sun, 17 Feb 2002 11:36:26 +0100

Ciao Luciano,
Luciano Buggio wrote:

....taglio.....


> Il fatto di non esserlo indurrebbe al rigetto solo se fosse
> assolutametne certo, se appartenesse all'osservazione ed alla
> sperimentazione, il fatto che il fotone non sia dotato di massa. Tu
> stesso dici che la QED "richiede per ipotesi che la massa del fotone
> sia nulla", mentre mi risulta che siano tuttora in corso, e da sempre,
> esperimenti atti a determinare la massa del fotone (quanto meno un
> limite superiore).
> Se confronti la QED con la "teoria che io voglio costruire", in base a
> quanto qui risulta e tu stesso rilevi, scopri che la mia � in grado,
> oltre che di affermare a priori la proporzionalit� tra le variabili
> energia e frequanza del fotone, anche di stabilire una relazione per
> ricavare l'una dall'altra le due costanti, m ed h, col che si
> ridurrebbero ad una (con la possibilit�, congetturo, di una ulteriore
> riduzione a c), cosa, quest'ultima, che non c'� nella previsione della
> MQ, poich� per essa la massa non esiste ed il valore numerico e la
> dimensione di h sono determinate solo empiricamente.
> Vale a dire: se anche gli esperimetni stabilissero un valore per la
> massa del fotone, da questo si potrebbe secondo le teorie correnti
> dedurre la costante di Planck?

non ho letto la tua teoria e non mi pronuncio e comunque la mia voce non
avrebbe alcun valore.
Facciamo che mi fido: poniamo che la tua teoria sia ben strutturata
e che al suo interno non ci siano problemi di coerenza nel dedurre
quello che
hai scritto sopra.
Cosa altro prevedi in linea di principio?
Occhio: dal mio punto di vista il rasoio di Ocam(lo so, non si scrive
cosi',
ma non mi ricordo come) non e' un principio; non credo nel criterio
della
semplicita' per il confronto di teorie scientifiche(posizione
discutibile, la mia
ma la penso cosi').
Dunque non mi importa
se i conti nella tua teoria sono molto piu' complicati che nella
meccanica
quantistica. Mi basta che sia una teoria che
1)faccia previsioni sulla realta' almeno tante quante quelle che fa la
meccanica quantistica
2)abbia degli assiomi chiari(naturalmente alludo anche
all'interpretazione
di questi in termini di misure) da cui si possa dedurre tutto, a meno di
qualche ipotesi ad hoc, che qua e la potrei anche permettere(se ben
giustificata)
3)i risultati nell'interpretazione unica di cui sopra siano in
competizione con
 quelli della meccanica quantoistica.
Se soddisfi questi tre requisiti(e ripeto non rigetto le teorie se sono
troppo
complicate), allora hai vinto.
Per quanto riguarda gli aspetti sperimentali della misura della massa
del fotone, non
posso dire proprio niente: non seguo esperimenti di alcun genere.
Ciao
Vittorio

-- 
http://www.science.unitn.it/~adesi
Received on Sun Feb 17 2002 - 11:36:26 CET

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