Re: Parlare di Fisica in italiano (era Re: Orbita circolare nello spazio 3D)

From: MarRraS <vremotti_at_libero.it>
Date: Wed, 27 Oct 2010 15:52:21 -0700 (PDT)

On 27 Ott, 23:20, Giorgio Pastore wrote:

> > Fit e interpolazione sono due pratiche del tutto differenti, non solo
> > operativamente ma anche nella definizione del problema. Come ho
> > scritto, si tratta di un altro sport.

<cut>

> Vedo che ho difficolt� a farti venire il dubbio che le tue certezze
> sulle definizioni possano non esser tali.


Non si tratta di assegnare definizioni, ma di capire cosa viene usato
con il termine "fit" dalla comunit� dei fisici italiani e non (dai
fisici che fanno i fit, non dai lord inglesi, quindi non trovo molto
utile fare riferimento all'etimologia del termine).

Naturalmente puoi anche rifiutare le mie "definizioni", ma alla tua
domanda originale:

> Fammi un esempio scientifico in cui fit non possa essere reso con
> approssimare o interpolare.

ti ho risposto che c'� una vastissima classe di problematiche in cui
il fit non ha nulla a che vedere con l'interpolazione, n� a livello
concettuale n� in pratica. Ti faccio un esempio pratico, sotto.


> Poi, a ognuno la sua opinione. Io continuer� a tradurre con interpolare,

La questione non � materia di opinioni.
Naturalmente sei liberissimo di tradurre "fit" come pi� ti piace;
rischi per� di venire frainteso dai colleghi.


> approssimare e, in alcuni casi, mi son reso conto di utilizzare anche
> "modellare".

Io uso "modellare" (anzi di solito "modellizzare") riferendomi alla
concezione teorica e costruzione pratica del modello, in maniera
generale (cio� in riferimento ai presupposti fisici prima ancora che
ai dati).

Il fit � poi la procedura tecnica che entra in gioco per *adattare*
(appunto) quantitativamente il modello alle osservazioni. Ma non in
senso generico: se dico "fit" mi riferisco a una serie di possibili
tecniche (maximum likelihood, minimi quadrati, gradient search, grid
scan) spesso legate ad un processo di ottimizzazione.

In altri casi, si puo' anche parlare di "tuning" (sintonizzazione).


Ti faccio un esempio.
Problema: voglio misurare l'energia di un protone che incide una
targhetta.
So che le particelle cariche perdono energia per ionizzazione, e so
che posso misurare questa perdita.
*Modellizzo* la perdita di energia con la teoria di Bohr (o Bethe-
Bloch). Costruisco un apparato matematico che descrive la perdita;
questa dipender� da varie grandezze, che sono i miei parametri
(energia e carica delle particelle, composizione e geometria della
targhetta).
Alcune grandezze sono note (targhetta, carica), altre vengono misurate
(energia persa).
Attraverso un *fit* sui dati, stimo l'energia iniziale delle
particella.
Se, viceversa, l'energia iniziale fosse nota ma non la carica, allora
potrei eseguire un *fit* sui dati per stimare la carica.
Se invece, sia energia che carica sono note (cio� conosco tutti i dati
del problema), posso comunque usare le misure per calibrare la
risposta del mio strumento di misura, dal momento che nel mio modello
entrano in gioco varie *approssimazioni* (che so, la mia descrizione
della targhetta). In questo caso parlerei di *tuning* (sintonizzazione
di parametri non del tutto ignoti).

In questo esempio, tradurresti "fit" con interpolazione? O con
approssimazione? O con "modellazione"?
Received on Thu Oct 28 2010 - 00:52:21 CEST

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