Elio Fabri wrote:
> Non sai che la tensione fra terra e uno dei due fili della rete puo'
> essere qualunque cosa, visto che non c'e' una connessione definita?
La connessione definita in realta` esiste.
Nella maggioranza dell'europa la distribuzione monofase avviene
collegando a terra uno dei due conduttori. Questo collegamento e` fatto
in cabina di trasformazione e poi ogni 250 m (mi pare di ricordare per
l'italia).
Il tutto deriva dal fatto che le acbine di trasformazione lavorano in
trifase, e il secondarioin bassa tensione e` collegato a stella, con il
centro stella a terra. Il collegamento e` fatto per motivi di sicurezza,
per evitare che la tensione (di modo comune) fra conduttori e terra
possa andare a spasso come vuole, rischiando di rompere gli isolamenti
(cosa che tipicamente succede in campagna in presenza di temporali: i
due fili possono spostarsi "in parallelo" e raggiungere potenziali
rispetto a terra di qualche kilovolt)
Negli stati uniti invece la distribuzione domestica viene fatta per lo
piu` collegando a terra il punto centrale del secondario del
trasformatore monofase, e distribuendo energia con 3 conduttori, in modo
da avere a disposizione 110 V per le utenze piccole (e un conduttore al
potenziale di terra), e 220 V simmetrici rispetto a terra per le utenze
pesanti (lavatrice, asciugatrice... e la macchina del caffe' che alcuni
amici si sono portati dall'italia).
> Che se poi ti salta in mente di usare un multimetro in posizione cc
> (corrente continua) peggio ancora: quello che leggi dipende da
> moltissime cose, anche da come e' fatto il multimetro.
Se e` *molto* fortunato legge il valor medio, altrimenti si ritrova in
mano con un pannocchiometro :-)
> Insomma: quando uno le cose non le sa, non farebbe meglio a stare zitto?
> (e poi dicono che faccio il professore ... ma con certi studenti :-( ).
eh eh, pero` qualche volta interviene pure un collega.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sat Dec 22 2001 - 14:41:56 CET