Re: Un pezzo di alta divulgazione!
Il 06/02/22 17:27, Elio Fabri ha scritto:
....
> Prima di tutto, secondo me hai fatto male a trascurare la seconda
> citazione, che ripeto:
> "If two atoms or molecules touch, the volumes occupied by their
> electron fields touch, and repel each other,"
> Da cui si vede che ha proprio in mente che lo spazio (una porzione
> limitata dello spazio) è occupata dal campo elettronico.
Sì, ma questa seconda frase avevo più difficoltà a decifrarla.
>
> Se parlasse del vuoto che occupa tutto lo spazio sarei d'accordo con
> te: questa è la visione ortodossa della QFT.
> Anche se, tanto che ci siamo, non è che mi soddisfi tanto...
> Oggigiorno è corrente dire che le particelle sono stati di
> eccitazione dei campi.
> Quindi i campi (*tutti* i campi che la fisica teorica conosce) esistono
> contemporaneamente (e interagiscono) in tutto lo spazio, o meglio in
> tutto lo spazio-tempo di Minkowski.
>
> Esisteranno certamente libri che approfondiscono un po' la questione,
> ma io non ne conosco.
Neanch'io. E temo che ci sia poco, probabilmente più sepolto in qualche
articolo che in libri. Il motivo penso sia che si entra in un campo di
"interpretazione del formalismo" molto delicato e facilmente
trasformabile in guerre di opinioni.
Sulla questione dei campi "dappertutto" ho difficoltà anch'io. La
spiegazione che mi do (ma non è formale) è che in molti casi in Fisica
si usano strutture "globali" per descrivere fenomeni locali anche quando
le strutture globali non sono giustificabili o sono sicuramente
inesistenti. E' un po' come l'utilizzo di sistemi periodici (e quindi
infiniti) per descrivere stati di cristalli che sicuramente sono finiti
e quindi non possono avere la periodicità ideale. Insomma, i "campi
dappertutto" li vedo come uno scotto che dobbiamo pagare in questo
momento per non avere strumenti matematici più adeguati.
...
> Col passare del tempo mi sono fatto l'idea che quella che chiamiamo
> QFT sia ricchissima di risultati con fondamenti matematici assai
> deboli (if any). I tentativi di fare le cose in modo pulito, come la
> cosiddetta "assiomatica", mi pare si siano dovuti fermare davanti a
> risultati prevalentemente negativi, tipo il teorema di Haag.
> Cosa ne pensi?
Sulla QFT sono un dilettante, non essendo il mio campo di ricerca. Però
leggo qualcosa ogni tanto. La mia sensazione è che ci sia qualcosa di
più rispetto al tentativo della assiomatica, ma quasi sempre
estremamente tecnico e quindi con difficoltà a percolare a livello di
visione d'insieme.
>
> Tornando a Neumaier, non sono riuscito a capire che posizione abbia.
> Ecco il motivo del mio pronunciamento dubitativo.
>
> Nel frattempo, anche grazie a Giorgio Bibbiani, ho scoperto che gli
> "spazi coerenti" sono una struttura matematica sulla quale c'è anche
> un articolo in wikipedia e di cui ignoravo l'esistenza.
> La Coherent Quantum Physics di Neumaier sembra sia costruita su questo
> tipo di spazio al posto dello spazio di Hilbert.
> Solo che a prima vista non ci ho capito niente :-(
Appunto, i lavori su fronti estremamente tecnici.
Giorgio
Received on Sun Feb 06 2022 - 18:01:37 CET
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