Remigio Zedda ha scritto:
> In teoria il fascio laser dovrebbe essere perfettamente direzionale,
> dunque non dovrebbe attenuarsi per niente.
> In pratica ha un angolo di divergenza molto piccolo che permette di
> ottenere un fascio molto stretto.
In teoria? In pratica? Non mi pare un linguaggio molto ... scientifico.
John Travolta Sardus ha scritto:
> La cosa importante e' che piu' il fascio e' largo nel punto iniziale
> piu' a lungo rimane parallelo.
> Un fascio che all'inizio e' di circa 3mm di raggio rimane parallelo a se
> stesso per una trentina di metri; un fascio di 3 cm rimane parallelo per
> 3 km ... e infine un fascio di mezzo metro di diametro arriva parallelo
> fino alla Luna!
Facciamo un briciolo di conto: la divergenza angolare del un fascio si
puo'
stimare come l/d, dove l e' la l. d'onda, d il diametro iniziale. Dopo
un percorso x, l'allargamento e' xl/d.
In realta' l'andamento e' iperbolico, ma la stima funziona per
distinguere le due regioni:
- se xl/d e' piccolo rispetto a d, il fascio resta cilindrico
- se xl/d e' grande rispetto a d, si allarga a cono.
Percio' la distanza critica e' xc = d^2/l.
Ora calcoliamo, prendendo l = 600 nm.
Per d = 3mm, xc= 15 m.
Per d = 3cm, xc = 1.5 km
Per d = 30cm, xc = 150 km.
Come fai ad arrivare fino alla Luna? Devi aver fatto un piccolo errore
nei conti...
Comunque sia, quando x >> xc l'attenuazione va come 1/x^2. Prima o poi,
succede per forza.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Wed Oct 03 2001 - 12:04:37 CEST