Re: Dubbi sulla riflessione (corretto)

From: blu notte <blunotte_at_blunotte.blu>
Date: Wed, 26 Sep 2001 21:11:32 GMT

"Luciano Buggio" <buggiol_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:2_5s7.2240$_42.110304_at_news.infostrada.it...
> Non capisco. Di che interferenza stai parlando? Come pu� interferire
l'onda
> incidente sull'interfaccia interna- l'angolo superiore o uguale a quello
> limite - con l'onda riflessa?
> Mi sembra poi che tu addebiti l'onda evanescente a tale interferenza,
visto
> che parli di trasporto di potenza lungo z.
> Non capisco bene poi che cos'� questa "potenza": che relazione ha con il
> mancato trasporto di energia lungo la direzione stessa?

Ho come l'impressione che stiamo parlando di due cose diverse, oppure che in
sostanza diciamo le stesse cose ma usiamo una terminologia diversa. Provo a
spiegarmi meglio. Se valuti il vettore di Poynting su piani z=const nel
dominio della frequenza, nel caso in cui il mezzo in cut-off sia
semiinfinito, ottieni un valore immaginario puro: ci� vuol dire che in
direzione z non c'� trasporto di potenza attiva, ma c'e' solo flusso di
potenza reattiva, cio� squilibrio tra le energie elettriche e magnetiche nel
mezzo (in assenza di sorgenti ovviamente). Se invece il mezzo non e'
indefinito esiste un'onda riflessa alla seconda interfaccia. Facendo i conti
si ottiene una parte reale non nulla del vettore di Poynting lungo z e
questo � abbastanza ovvio, perch� il terzo mezzo � di nuovo il vuoto e qui
ho di nuovo potenza attiva. Se vuoi, il meccanismo ricorda un po' l'effetto
tunnel. Anzi, certi calcoli sono proprio analoghi. Forse non sono stato
molto chiaro, ma spiegarlo in poche righe senza figure e senza formalismo
matematico � veramente difficile. Se poi il problema e' che non ti dicono
niente termini come "potenza attiva", "potenza reattiva" o "dominio della
frequenza", non so che dire. Posso solo consigliarti qualche testo
universitario sui campi elettromagnetici come "Campi elettromagnetici",
Franceschetti (Bollati Boringhieri) oppure "Introduzione alle onde
elettromagnetiche", Conciauro (MacGraw-Hill) oppure "Introduzione ai campi
elettromagnetici"(mi pare) Ramo-Whynery-VanDuzer(Editore: ?). In particolar
modo e' molto utile familiarizzarsi con fasori e trasformate di Fourier: se
studi onde piane (ma non solo) sono uno strumento matematico potentissimo e
indispensabile. Nel dominio del tempo molte cose sono estremamente piu'
complesse.
PS: non addebito affatto l'onda evanescente all'interferenza.

> Ti riferisci alla tecnica del gradiente continuo dell'indice?
> Sai se in questo modo si attenua anche l'onda evanescente?
> Per quanto riguarda la mia domanda, mi pareva piuttosto semplice: pur se
il
> trasporto di energia avviene lungo x ed y (cio� non in direzione
ortogonale
> all'interfaccia), una parte di quella guidata dentro la fibra si trova
> comunque all'esterno, e sarebbe quindi sottratta. Per quanto piccola sia
la
> quota, i rimbalzi dell'onda guidata sono di fatto in numero enorme,
quindi
> una perdita totale di energia dovrebbe essere molto sensibile gi� dopo un
> tratto relativamente breve.

Dipende da un mucchio di fattori. Dipende dai modi che sono in propagazione
(come sai una fibra non trasmette luce e basta, ci sono dei regimi detti
modi...ad esempio conosci le cavit� di Fabry-Perot? Possono essere usate
anche come filtri modali). Dipende dal regime di propagazione: multimodale o
monomodale. Dipende dalla frequenza. Dipende dalla geometria della guida.
Dipende dalla dispersione. E cosi' via... Le perdite ci sono sempre, ma se
riusciamo a trasmettere in fibra ottica a distanze di migliaia di kilometri
un motivo ci sar�. Comunque non credo di essere sufficientemente ferrato
sulle fibre ottiche per darti risposte pi� sicure, anzi rischio di dire
immani ca**ate. Se per� hai qualche domanda sulle guide d'onda in genere
forse ti posso aiutare.
Received on Wed Sep 26 2001 - 23:11:32 CEST

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