Re: la laurea in fisica

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Fri, 14 Sep 2001 23:22:52 +0000

Pino wrote:
>
> Alcune osservazioni sui vari messaggi.
...
> Concludendo, e scusandomi per la lungaggine. Solo una frazione dei laureati
> in fisica si avvier� al mondo della ricerca, gli altri sono lasciati a se
> stessi, sia nel mondo dell'industria, dove scarsi sono i contatti per
> favorirne l'ingresso, sia nel mondo dell'imprenditorialit� e delle
> professioni.

Concordo con quasi tutto quello che scrivi e sulle conclusioni. Pero'
aggiungerei
anch' io un paio di osservazioni a riguardo.

1. parte dei problemi di interfaccia tra curriculi universitari in
fisica e mondo del lavoro sono comuni ad altri paesi. Non per dire "mal
comune mezzo gaudio" ma forse questo indica che sotto ci possono essere
problemi culturali e organizzativi che trascendono i problemi cronici
dell' Universita' italiana.

2. In Italia, oltre alle giustissime critiche all' ambiente accademico,
ci sarebbe da fare un discorso altrettanto critico sulla maturita' del
nostro mondo industriale ed imprenditoriale.

Giusto un episodio: un paio di mesi fa un mio collega dell' Universita'
di Trieste ha inviato 30 questionari (di compilazione estremamente
semplice) ad altrettante aziende italiane, nel quadro di un indagine
della UE sulla rispondenza dei curriculi e della preparazione dei fisici
alle aspettative ed esigenze del mondo industriale/aziendale.

Hanno risposto in 4 !! Lo stesso questionario in Olanda ed UK ha
ottenuto piu' del 60% di risposte!

3. Per quanto non sia ottimista al 100%, considero abbastanza probabile,
ed in parte vedo gia', un cambio di mentalita' nel mondo accademico. Nel
bene e nel male la riforma Universitaria sta realmente cambiando molte
cose ed effetti anche sul piano del tema da te sollevato cominciano ad
essere visibili.

Magari ne ridiscuteremo tra qualche anno... :-)

Giorgio
Received on Sat Sep 15 2001 - 01:22:52 CEST

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