Re: teoria big bang valida o in crisi?

From: Mario Leigheb <leigheb_at_frascati.enea.it>
Date: Thu, 06 Sep 2001 09:49:11 +0200

Una persona evidentemente poco informata di cio' che avviene in
questi anni in astrofisica ha scritto:

Diabolik wrote:
> ... il calcolo per la distanza delle galassie ...
> Col passare dei decenni questo aspetto � passato in secondo
> piano e si � finito col pensare che le distanze proporzionali alle velocit�
> siano un dato di fatto pi� che un ipotesi.

Uno dei sistemi piu' accreditati per ricavare la distanza di oggetti
ad alto redshift e' quello di usare la luminosita' delle supernove
Ia, come se fossero delle "candele standard". L'idea e' stata
sviluppata nel Supernova Cosmology Project a partire dal 1988 con i
telescopi di La Palma, di Cerro Tololo, ai quali si sono aggiunti i
telescopi delle Canarie, Keck I e II, Hubble e altri ancora.
A. Goodbar et al., Physica Scripta T85 (2000) p. 47

S. Perlmutter e si suoi collaboratori stanno continuamente
raffinando i dati e i modelli interpretativi. Sono state osservate
75 supernove di tipo Ia con redshift z = 0.18-0.86, e tre anni fa si
e' aggiunta anche una supernova a z = 1.2.
S. Perlmutter et al., Ap.J. 517 (1999) p. 565

Che il redshift sia dipendente direttamente dalla distanza e' ormai
un fatto sperimentale su cui conviene la quasi totalita' del mondo
scientifico (dico quasi perche' c'e' pure chi nega questa
affermazione, anche se con argomenti poco convincenti).
Che il redshift sia direttamente dipendente anche dalla velocita' di
allontanamento e' difficile dirlo se non ci si accorda prima sul
significato della parola velocita'. Infatti a distanze molto grandi
e' una questione complessa quella di stabilire un sistema di
riferimento comune a oggetto lontano e osservatore con cui definire
una velocita' relativa. Si ritiene comunque che la distanza degli
oggetti ad alto redshift dovrebbe essere crescente nel tempo.
Infine, una forte evidenza si ha per una costante cosmologica non nulla.
T. Padmanabhan, S.K. Sethi, Ap.J. 555 (2001) p. 125

> > Recentemente, altri astronomi, utilizzando strumenti e
> > tecnologia attuale hanno scoperto che alcuni Quasar,
> > i quali presentano un certo red shift che assegnerebbe loro
> > una distanza da noi di parecchi miliardi di anni luce,
> > sono in realt� affiancati a galassie il quale red shift
> > assegna a quest'ultime una distanza da noi di qualche
> > centinaio di milioni di anni luce.

Un fatto molto interessante, per il quale ci sono vari tentativi di
spiegazione (come ad esempio quello citato di un redshift alterato
dal campo gravitazionale del quasar) e nuovi programmi osservativi.

> E questo dovrebbe togliere ogni dubbio all'espansione.

Questo non sembra generare dubbi che l'Universo sia in espansione.

> Tra l'altro alcune galassie vicine a noi, la cui distanza � pi� precisamente
> misurabile, non si stanno affatto allontanando!

Quali galassie? La Galassia si sta muovendo nella direzione del
superammasso della Vergine, ma pure quello si sta allontanando da
noi. Forse parli delle galassie del Gruppo Locale, che sono legate gravitazionalmente.
D. Burstein, Rep. Prog. Phys 54 (1990) p. 421

Ciao
Mario Leigheb
Received on Thu Sep 06 2001 - 09:49:11 CEST

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