Massimo S. ha scritto:
> ...
> Secondo me centra l'accelerazione di Coriolis.
Dato che ci sono gia' state molte risposte, intervengo solo su questo
punto.
1. L'accelerazione e' ... un'accelerazione, non una velocita'.
2. (piu' importante) L'acc. di Coriolis e' sempre perp. alla velocita';
puo' quindi causare deviazioni, non rallentamenti.
3. L'acc. di C. esiste anche per moti lungo i paralleli (sebbene un volo
Roma-NY non sia affatto lungo il parallelo, ma per semplificare). Come
vettore, e' sempre ortog. alla vel. ang. della Terra e alla vel.
dell'aereo.
Se la scomponimao in una componente verticale e una orizzontale,
troviamo:
a) La comp. orizzontale e' verso sud nel volo verso est (nel nostro
emisfero); opposta nel volo verso ovest. Comunque tenderebbe a deviare
l'aereo.
b) La comp. verticale e' verso il basso nel volo verso est, ecc.
Risultato: il peso dell'aereo appare aumentato o diminuito.
E' debole? vediamo qualche numero: con la vel. tipica di un aereo il
modulo dell'acc. risulta qualche millesimo di g, quindi effettivamente
trascurabile.
Non sarebbe lo stesso, quanto alla deviazione prodotta, per vel. molto
minori, come quelle delle masse d'aria: ecco perche' l'acc. di C. e'
essenziale nei fenomeni meteorologici.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Sat Aug 18 2001 - 10:52:04 CEST