Salute a tutti: sono tornato, e vedo che fervono discussioni
relativistiche...
Diabolik scrive:
> ??? Il sistema di riferimento siamo noi a "riferirlo".
> Ossia possiamo mettere l'origine O del sistema dove vogliamo.
> E allora perch� non su un fotone in corsa ?
> Le leggi dovrebbero valere in quanto simmetriche.
La risposta di Valter e' ovviamente OK, ma io proprio per evitare queste
ipotesi, sono solito porre una distinzione fra riferimento e sistema di
coordinate.
Un SC e' un oggetto matematico: e' solo l'attribuzione di etichette
numeriche ai punti dello spazio-tempo.
Un rif. e' qualcosa di fisico: un insieme di oggetti materiali
(strumenti di misura) ai quali si riferiscono le misure e i fenomeni.
E' percio' ovvio che un rif. non puo' andare alla vel. della luce.
So che questo punto di vista non e' privo di obiezioni, connesse con la
definizione di sistema rigido, per non parlare di chio' che accade in
RG, dove di rif. si puo' parlare solo in senso locale. Ma la distizione
tra rif. e SC mi sempbra comunque indispensabile per far uscire la
relativita', spec. generale, dalle nebbie del puro formalismo.
In un altro post che non ritrovo, Valter ha fatto notare che non bisogna
confondere RG in senso proprio con la tecnica matematica (ossia l'uso di
coordinate arbitrarie). Appunto per questo e' utile separare rif. e SC.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Tue Aug 07 2001 - 09:35:27 CEST