Re: Re Re: Siamo in un buco nero?
Paolo Russo <paolrus_at_libero.it> wrote in message
5796.602T391T14254192paolrus_at_libero.it...
> >[...]
> >Dentro un aereo in volo il mio metro e tutto il mio Universo
> >percepito subir� una contrazione in rapporto alla velocit� dell'aereo,
> >il mio orologio rallenter� il suo ritmo e io misurer� la
> >velocit� della Luce con un valore superiore a quello noto.
> >Se tu da terra mi seguirai con una telecamera vedrai che dentro
> >l'aereo accadranno le cose anzidette, e che io confermer�
> >una volta sceso dallo stesso.
>
> Scusami, ma allora veramente non capisco piu' niente della
> tua teoria. Credevo, da quel poco che mi era parso di capire,
> che nella tua teoria il moto fosse relativo, che un corpo
> potesse essere una singolarita` per un osservatore e non per
> un altro. Se adesso mi dici che il moto e` assoluto e che
> produce effetti su cui tutti concordano, non ci capisco piu'
> nulla. Il brano successivo mi confonde ancora di piu':
>
Ciao Paolo.
Io non ti sto dicendo, con questo esempio, che il moto
� assoluto e che produce effetti su cui tutti concordano.
Mi spiego meglio:
tu sai che � stato gi� fatto l'esperimento dell'orologio atomico
il quale, a bordo di un aereo in volo, rallentava il suo ritmo
rispetto ad un altro orologio identico rimasto a terra.
Ebbene se tu, stando comodamente a terra,
avresti potuto seguire l'esperimento osservando attimo
per attimo il rallentamento dell'orologio a bordo dell'aereo,
tramite un'apposita telecamera preposta allo scopo,
non pensi che ricevendo in tempo reale queste immagini
avresti potuto essere testimone indiretto del rallentamento
del Tempo dentro l'aereo?
E cos� come avresti notato il rallentamento del Tempo,
grazie alla telecamera e alla trasmissione dei dati
in tempo reale, penso che avresti anche notato
i risultati delle misurazioni eseguite dentro l'aereo,
le impressioni di viaggio, e possibilmente pure
la previsione di una minore tendenza all'invecchiamento.
Tutto questo non vuol dire che il moto sia assoluto.
Infatti gli effetti di tale moto coinvolgono solamente
l'osservatore che viaggia, e non chi potrebbe avere
la possibilit� di osservare tramite telecamera.
Tanto che, viceversa, chi osserva dall'aereo ci� che succede
nella terraferma, sempre tramite telecamera e immagini
che arrivino in tempo reale, sar� testimone dell'altra realt�:
che il Tempo a terra scorre in maniera pi� veloce.
Io suppongo che le tue perplessit� siano sorte pure perch� hai
paragonato l'esempio dell'aereo che gira attorno alla Terra
all'astronave che si allontana in linea retta, e poi ritorna
dopo un viaggio relativistico producendo il "paradosso dei gemelli".
In quel caso le visioni cambiano poich� al normale rallentamento
del Tempo dentro l'astronave, dovuto al moto della stessa,
si aggiunge il ritardo dell'arrivo delle immagini dovuto alle
distanze che via via aumentano tra l'osservatore fermo a terra
e l'osservatore dentro l'astronave.
> >Ora ti far� un esempio banale per dire il mio punto di vista
> >sugli Universi paralleli:
> >Immagina un gruppo di persone tutte cieche, in aperta campagna
> >e, a 100 metri da loro, un grosso fal� acceso.
> >In questo esempio il grado di temperatura E' l'Universo.
> >Nessuno di loro vede quella fonte di calore, ma se qualcuno
> >si avvicina si mette nelle condizioni di percepire temperature
> >diverse da quelle percepite da altri.
>
> Qui sembra che tu intenda nuovamente proporre un concetto di
> moto relativo all'osservatore. Non mi sembra che quadri con
> quanto precentemente detto. Mi lascia estremamente perplesso
> che, nel caso dell'aereo, un osservatore a bordo misuri una
> velocita` di c diversa dal solito. Se il moto e` relativo e
> se c'e` un osservatore per il quale l'aereo e` fermo, quello
> e` proprio l'osservatore a bordo dell'aereo. Qui, per
> riprendere il tuo paragone, dovremmo piuttosto avere una
> situazione in cui tutti sentono il calore del fuoco tranne
> quello che ci si avvicina.
>
L'esempio da me proposto � veramente banale:
sul momento non ho trovato di meglio.
Quello che volevo dire � che l'Universo non esiste in maniera
assoluta, e nemmeno della grandezza che noi misuriamo.
Io volevo e voglio dire che l'Universo � in contemporanea
tutte le grandezze evolutive e intermedie che ci possono essere
tra la Singolarit� a diametro zero e l'Universo che vediamo
e che consideriamo con un diametro di vari miliardi di anni luce;
e che tutti questi Universi non devono essere considerati come
Universi paralleli, ma aspetti diversi dello stesso.
Al variare della Forza Gravitazionale varia la grandezza dell'Universo;
pi� � la Forza Gravitazionale meno voluminoso � l'Universo:
l'ipersferaUniverso vista dalla Terra � leggermente pi� piccola
dell'ipersferaUniverso vista dalla superfice della Luna.
> La mia sensazione (ma per carita`, di sola sensazione si
> tratta, non posso dire di aver capito qualcosa) e` che la tua
> teoria ponga le sue fondamenta matematiche su un concetto di
> moto assoluto, e altre fondamenta epistemologiche su un
> concetto di moto relativo, il che non mi sembra molto coerente.
>
Tu hai ragione quanto dai a intendere che questi argomenti
vanno trattati con molta calma.
A volte pu� capitare che qualche dettaglio espresso male
annebbi, o mascheri, o trasformi una realt�.
Nelle mie affermazioni quello che non pu� cambiare,
n� causare equivoci � la "colonna vertebrale" sulla quale
si regge la mia Teoria Quantistica della Gravitazione:
"La Forza Gravitazionale, oltre a contrarre il Tempo, contrae
lo Spazio e la Materia in tutte e tre le dimensioni."
Da questa base possiamo trarre tutte le consequenze che
riteniamo ovvie e giuste: come l'affermazione che in Natura
non esiste niente, ma proprio niente, di assoluto,
non � assoluto l'Universo, non � assoluta la velocit�
della Luce, non siamo assoluti nemmeno noi stessi;
e possiamo anche, di tali consequenze, intuirne di nuove.
........................taglio....................................
>
>Ed e` di quello che parlo. Hai citato tu stesso poco sopra i
>vari moti della Terra. Trascuriamo per un attimo il moto del
>sistema solare nel suo complesso. La Terra orbita attorno al
<Sole ad una velocita` di circa 30 Km/s. Gira anche su se
<stessa, con una velocita` all'equatore di circa 0,46 Km/s. In
<ogni istante c'e` un punto dell'equatore (credo quello al
<mezzogiorno locale) che si muove a 30+0,46=30,46 Km/s; dodici
<ore dopo, si trovera` dalla parte opposta e si muovera` a
<30-0,46=29,54 Km/s. Stesso discorso per quei 30 Km/s che si
<sommano o si sottraggono alla velocita` del sistema solare
<nel suo complesso. La velocita` assoluta di un punto
<qualunque della Terra varia nel tempo. Quindi per la tua
<teoria la velocita` della luce misurata sulla superficie
<terrestre dovrebbe cambiare nel tempo. Non ce ne accorgeremmo
<solo se, per un incredibile coincidenza, il moto assoluto del
<sistema solare fosse molto veloce e perpendicolare
<all'eclittica.
<
Io so che a Bonn abbiamo un orologio atomico che tiene
la misura del Tempo; e so che il 30 giugno 1994 � stato
aggiunto lo scatto di un secondo come correzione periodica.
Voglio farti comprendere che stiamo parlando di misure
molto sottili. Io ignoro se la velocit� della Luce sia stata
misurata nella maniera dovuta e con la dovuta attenzione.
Ho fiducia nella mia Teoria soprattutto perch� penso
che sia la semplicit� ridotta all'essenziale; ma sono anche
cosciente del mio handicap: la mancanza di una laurea
in Matematica e Fisica che mi avrebbe permesso
di esprimermi in maniera molto differente e incisiva.
Ti saluto cordialmente.
Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Tue Jul 24 2001 - 17:17:15 CEST
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