(unknown charset) Re: Lettera aperta di uno studente di fisica

From: (unknown charset) Tasslehof <cavalie5_at_server3.fisica.unige.it>
Date: Tue, 10 Jul 2001 13:04:13 +0200

On Sat, 7 Jul 2001, Aleph wrote:

> precedentemente aveva portato all'attenzione dei ricercatori). Ma a muovere
> lo sperimentatore c'� comunque l'analisi teorica (non si pu� andare a caso)
> che risulta essere colei che realmente muove i fili della ricerca,
> indirizza, spiega dove andare a guardare, o semplicemente Spiega, in attesa
> che qualcuno, prima o poi, confermi quello che ha previsto. E' ovvio, una

Uno sperimentatore che non possiede un solido bagaglio teorico e' un
tecnico di laboratorio troppo pagato :-) Purtroppo conosco alcuni
sperimentali (tra cui qualche mio ex docente) che hanno a tal punto in
uggia la "teoria" da pensare di spiegare la teoria del segnale senza
parlare di integrali e convoluzioni... IMHO, questo non e' un
atteggiamento molto brillante. Volendo essere idealista, posso dirti che
credo che in realta' un Fisico sia un Fisico, e che le distinzioni siano
fuorvianti. Purtroppo nella vita reale i teorici solitamente hanno uno
studio piu' illuminato, l'aria condizionata e PC aggiornati, mentre gli
sperimentali lavorano in ambienti angusti, respirano aria malsana e si
riparano quel vecchio 8086... Scherzi a parte, secondo me un buon teorico
deve restare in costante contatto con il lato sperimentale del suo campo
di studio, cosi' come un teorico deve sapere a che punto sia la teoria. E,
per inciso, deve avere i mezzi per farlo (no alla "decerebralizzazione"
del tipo "sono uno sperimentale, chissenefreg dell'analisi").

> complicare le cose. Non riesco a valutare se io possa essere all'altezza di
> studi teorici soprattutto dopo questo tremendo terzo anno di universit� in
> cui la meccanica quantistica (aiutata anche dalla pessima organizzazione di
> certi corsi che sono stati rifatti quest'anno con nuovi professori) mi ha
> fatto perdere tutto quel po' di fiducia nelle mie capacit� che la media del
> 28 degli anni procedenti mi aveva fatto acquisire.

Se ti puo' consolare, anch'io la pensavo cosi' e mi sono laureato in
teorica ! Il III anno per me e' stato molto duro, al momento
dell'indirizzo per due o tre giorni ho pensato all'elettronica in quanto
mi ritenevo non al livello... Insomma, ho scelto cio' che piu' mi piaceva
e mi son detto "ci devo provare". Un passo alla volta, eccoci qui !

> Mi rivolgo a chi questa scelta l'ha gi� fatta o a chi le idee le ha pi�
> chiare di me. Qualsiasi impressione e suggerimento sar� prezioso.

IMHO, devi fare quello che ti piace di piu'. Considera, oltretutto, che se
fossi davvero fortunato e riuscissi a fare il Fisico per mestiere (e in
questo senso non credere che la porta sperimentale dia _molti_ piu'
vantaggi) dovrai fare quello che hai scelto per molto, molto tempo...
Fidati del tuo istinto e fai cio' che senti sia tagliato per te ! In bocca
al lupo

|~~~~~~|
|(O> |\ Fabio Cavaliere (Homebrew apprentice & GLUG member)
|//\ | |
|V_/_ | | e-mail > cavalie5_at_server3.fisica.unige.it
|######|- GLUG on the Web : http://genova.linux.it
+------+
Received on Tue Jul 10 2001 - 13:04:13 CEST

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