Re: velocità della luce

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Wed, 04 Jul 2001 15:41:41 +0200

miele wrote:

> ho capito, ma allora i famosi esperimenti del tipo di quelli con fotoni
> entangled che o passano o non passono attraverso specchi
> semiriflettenti a distanza, sempre in coppia?
>
> tecnicamente sono rispetivamente fuori l'uno dal cono dell'altro,
> muovendosi alla massima velocita' possibile nelle loro linee di
> universo, ma in qualche modo "sanno" sempre come si comportera'
> l'altro.... perche'?
>
> ti sarei grato se potessi chiarirmi le idee in proposito


 Ciao, in quel caso quello che accade sperimentalmente
 (semplificando al massimo) e` che ci sono due eventi
 P e Q tali che ciascuno dei due si trovi FUORI dal cono
 di luce dell'altro e in tali eventi ci sono, per es.
 i risultati delle misure di spin di particelle entangled.
 Tali risultati risultano essere *correlati*, nel senso che
 se in uno lo spin e` trovato essere "su" nell'altro lo
 spin e` trovato essere "giu'" e` viceversa.
 Tuttavia non si puo` dire che cio` che e` accaduto in P
 e` causa di cio` che e` accaduto in Q o viceversa, perche`
 non esiste alcuna relazione temporale definita tra i due
 eventi. In ogni caso la *correlazione* tra i due risultati
 esiste davvero. Questo e` solo formale e uno potrebbe
 ancora chiedersi se a dispetto di tutto non si possa
 usare come telegrafo la correlazione tra i due risultati
 (ripetendo piu` volte l'esperimento). Se cio` fosse possibile
 allora potremmo "provocare" eventi in Q agendo in P.
 E questo distruggerebbe l'idea della causalita` della
 relativita`,anche si in modo un abbastanza involuto. Ma c`e`
 di peggio. Se consideri un po` di correlazioni del tipo
 detto, riesci a costruire una catena di correlazioni
 che partendo da P arriva nel passato assoluto di P,
 diciamo un punto P' nel cono passato centrato in P,
 passando per alcuni eventi fuori dal cono di luce di P.
 Potresti allora costruire dei paradossi temporali veri
 e propri se il "telegrafo" quantistico funzionasse...
 
 La stessa MQ dice che e` impossibile. Potremmo usare la
 correlazione tra cio' che accade in P e cio' che accade
 in Q se potessimo imporre al nostro fotone in P di uscire
 *a comando* "su" oppure "giu'". Pero` la MQ dice invece che
 i risultati deglie sperimenti (in P) sono *casuali*.
 Si puo` provare di piu` che, *indipendentemente* dal
 fatto che io faccia esperimenti ripetuti
 di spin sulla particella in P, oppure no, le osservazioni
 che si ottengono in Q hanno sempre la stessa statistica.
 Quindi in Q io non posso sapere nemmeno *se* in P e` stato
 fatto l`esperimento oppure no.
 
  Ciao, Valter
Received on Wed Jul 04 2001 - 15:41:41 CEST

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