"Valter Moretti" ha scritto:
> La stessa MQ dice che e` impossibile. Potremmo usare la
> correlazione tra cio' che accade in P e cio' che accade
> in Q se potessimo imporre al nostro fotone in P di uscire
> *a comando* "su" oppure "giu'". Pero` la MQ dice invece che
> i risultati deglie sperimenti (in P) sono *casuali*.
> Si puo` provare di piu` che, *indipendentemente* dal
> fatto che io faccia esperimenti ripetuti
> di spin sulla particella in P, oppure no, le osservazioni
> che si ottengono in Q hanno sempre la stessa statistica.
> Quindi in Q io non posso sapere nemmeno *se* in P e` stato
> fatto l`esperimento oppure no.
fin qui ti seguo, so infatti che non e' possibile trasmettere
informazioni in questo modo, ma solo "a posteriori", cioe' non posso
dire `il risultato in P sara' "giu"`, ma solo `in P il risultato e'
stato "giu"`
quello che vorrei sapere io e' come avviene tale correlazione, che, pur
non permettendo violazioni al principio di causalita', permette a due
particelle di sapere ognuna lo stato dell'altra, pur muovendosi a
velocita' pari a C, "come se" si parlassero a velocita' super-luminale,
o "come se" reagissero alle stesse leggi, casuali per definizione, in
modo identico pur essendo in posti diversi
Received on Wed Jul 04 2001 - 16:51:23 CEST
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